Appello episcopale per limitare la diffusione del Covid

Contro il dilagare della pandemia la Chiesa africana raccomanda ai fedeli di rispettare le regole sanitarie e proclama una preghiera collettiva per la fine dell'emergenza

“Mentre continuiamo a pregare per la venuta dello Spirito Santo incoraggio tutti a fare uso delle risorse che abbiamo, anche l’uso della fitoterapia e, poiché il virus non ha ancora una cura, usiamo tutto ciò che sappiamo che può limitare la diffusione di questo virus”, dichiara a Fides monsignor Edward Hiiboro Kussala, vescovo della diocesi di Tombura-Yambio. Al 21 maggio passato, in Sud Sudan sono stati registrati un totale di 481 casi confermati di Covid-19 compresi 4 decessi e 4 guarigioni.

Pentecoste

In attesa della Pentecoste la diocesi di Tombura-Yambio celebra una novena allo Spirito Santo per la fine della pandemia di coronavirus. Nove giorni di preghiera affinché tutti i fedeli chiedano l’intervento di Dio e il dono dello Spirito Santo per la guarigione da ogni male: “Nove giorni di preghiera per la discesa dello Spirito Santo sulla Repubblica del Sud Sudan e sul mondo, affinché Dio guarisca dalla paura, dalla confusione e dalle difficoltà che il coronavirus ha portato su di noi” spiega all’agenzia missionaria monsignor Hiiboro. “Nella diocesi di Tombura-Yambio preghiamo per avere i sette doni dello Spirito Santo per aiutarci a rispondere alle sfide, alle difficoltà, alle preoccupazioni e ai dolori causati dal covid-19″, evidenzia il presule. Ogni giorno i cristiani pregheranno per solidarietà, carità, misericordia, sostegno ai poveri, pace, riconciliazione, dignità del lavoro, tutela dell’ambiente e santità della vita.

Guarigione

Afferma a Fides il presule africano:“Dio trasforma le sofferenze causate dal Coronavirus, Dio guarisce, Dio soddisfa tutti i desideri umani e dobbiamo preparare i nostri cuori, e lasciarci aperti ai doni dello Spirito Santo. Il nostro ospedale è Dio stesso, le strutture di cui abbiamo bisogno per guarire è Dio stesso e quindi dobbiamo rafforzare la nostra fiducia in Lui e seguire le sue istruzioni”. Monsignor Hiiboro ricorda che nel Paese non ci sono strutture sanitarie adeguate o altri dispositivi di protezione individuale (dpi) necessari per gestire la malattia. E incoraggia i fedeli ad essere “solidali strumenti di Dio durante questo periodo di pandemia per guarire questo mondo, aiutandoci a vicenda a seguire semplici ma importanti istruzioni che abbiamo ricevuto”.