Governatore indiano: “Il santuario della Madonna di Lourdes simbolo di coesistenza pacifica”

Il santuario di Nostra Signora di Lourdes a Dantolingi, in Orissa, “continui ad essere simbolo di unità e coesistenza pacifica”. È l’augurio pronunciato da S.C. Jamir, governatore dello Stato federato dell’India orientale di 35 milioni di abitanti, alla vigilia delle celebrazioni per il centenario del santuario che ricorre il prossimo 11 febbraio. Il luogo di culto, infatti, fondato nel 1917 dai missionari francesi in segno di gratitudine verso la Vergine Maria, attira ogni anno migliaia di pellegrini di ogni religione.

Nel suo messaggio inviato a mons. Sarat Chandra Nayak, vescovo di Berhampur, e riportato da Asia News, il governatore afferma: “Dio ama tutti e comunica il suo amore attraverso la Madre benedetta”. Il centenario si celebrerà con la presenza di Mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar e presidente del Consiglio dei vescovi cattolici dell’Orissa (Ocbc), che presiederà una messa solenne.

Le celebrazioni saranno precedute da una novena di preghiera, da domani primo febbraio a giovedì 9, guidato da un distinto sacerdote che proporrà riflessioni su temi diversi. Infine, il 10 febbraio – vigilia del centenario – verrà fatta una lectio sulla fede cattolica e una liturgia celebrata dai vescovi.

Il santuario è stato fortemente voluto dalla popolazione del luogo, anche dai non cattolici convinti che la Vergine li avrebbe protetti dalla fame e dalla pestilenza. A distanza di un secolo, la devozione verso la Madonna di Lourdes è ancora forte.

Gabriel Behera e sua moglie Annamary, sposati nel 1930, non riuscendo ad avere figli si erano rivolti a Maria. Dopo lunghi anni di preghiere, nel 1953 è nato John Baptist, fervente devoto. “Mia madre ripeteva sempre con orgoglio – sostiene – che sono nato grazie all’intercessione di Nostra Signora di Lourdes”.

“Oggi la chiesa è composta da 250 famiglie”, dice il parroco. “Insieme alla diocesi di Berhampur, tentiamo di fornire ai pellegrini la migliore assistenza. Essi non vengono più solo una volta all’anno, ma una volta al mese di venerdì, quando organizziamo ritiri e momenti di raccoglimento”.