Allenatori, Rinus Michels il migliore di sempre

C'è il calcio totale in cima a tutto. Quello degli olandesi, di Cruijff e del grande architetto Rinus Michels. Lo ha inventato lui quello stile di gioco che tagliò i ponti col calcio antico per aprire le porte alla modernità: tutti avanti e tutti indietro indistintamente, corsa, grinta, fuorigioco e tecnica da vendere. Una rivoluzione quella condotta dal tecnico Orange negli anni 70, sufficiente a France Football per incoronarlo Miglior allenatore di tutti i tempi, in cima alla lista dei top 50 che, secondo il magazine sportivo che assegna il Pallone d'oro, hanno fatto la storia di questo sport con schemi, allenamenti e tattiche di gioco. Non stupisce che la prima piazza se la sia presa uno come Michels, grande attaccante dell'Ajax e tecnico dei fenomenali lancieri che vinsero quattro campionati in cinque anni tra il '66 e il '70 e una Coppa dei Campioni nel '71. Un'idea di gioco, la sua, con cui arrivò a plasmare anche la nazionale dei Paesi Bassi, portandola alla sfortunata finale mondiale del 1974, la prima delle due perse di fila. Una soddisfazione, però, arrivò a togliersela nell'88, quando riprese il timone degli Orange per centrare l'obiettivo Europeo, ciliegina sulla torta di una carriera incredibile.

Il podio

E Rinus Michels è in buona compagnia sul podio. Un passo prima si è fermato sir Alex Ferguson con i suoi 27 anni e 38 trofei alla guida del Manchester United. Il tecnico scozzese si accontenta della medaglia d'argento, piazzandosi davanti a un altro che riguarda da vicino il calcio italiano. Anzi, molto vicino visto che si tratta di Arrigo Sacchi, tecnico del Milan bi-campione d'Europa '89 e '90 (con annesse rispettive Supercoppe europee e Intercontinentali) e ct della Nazionale che arrivò in finale a Usa '94. Le sue idee di gioco, gli allenamenti rinomati per la loro severità ma soprattutto i trofei messi in bacheca, valgono all'allenatore del primo Milan dell'era Berlusconi un prestigioso podio nella graduatoria di France Football, anche tenendo conto che i rossoneri della sua gestione sono da più parti considerati la migliore squadra di sempre.

Epopee del calcio

Di grandi allenatori ce ne sono stati, ognuno con la sua idea di calcio e, qualcuno, capace di imporsi al tal punto da rivoluzionare il gioco, adattandolo ai progressi e, in alcuni casi, anticipandoli. Niente di strano che nella top ten finisca il tiki taka di Pep Guardiola (5°) e il pragmatismo del fedelissimo di Rinus Michels, Johan Cruijff (4°), che ripetè sulla panchina il percorso dall'Ajax al Barcellona fatto da giocatore. Dietro di loro, il “colonnello” Lobanovskyj (6°) e il Mago Helenio Herrera, noto in Italia per i suoi successi con l'Inter negli anni 60. Ottavo posto per Carlo Ancelotti, tre volte campione d'Europa, due col Milan e una col Real. Completano la top ten l'austriaco Ernst Happel, che vinse la Coppa dei Campioni con Feyenoord e Amburgo, e il comandante del Liverpool tra la fine degli anni 50 e la metà degli anni 70, Bill Shankly. E la lista prosegue, con nomi che al solo leggerli evocano alla mente epopee incredibili della storia del pallone: da Brian Clough a Matt Busby, passando per Rijkaard, Trapattoni, Chapman, Mourinho, Del Bosque, Wenger, Lippi, Guttmann e anche Nereo Rocco. In ordine sparso (e ne mancano un po') perché ognuno ha il suo preferito. Giustamente.