Il taglio del numero dei parlamentari, l’opinione di Cesare Mirabelli

Il presidente emerito della Corte Costituzionale spiega se e come cambierà il nostro Parlamento

L’affluenza alle urne alla chiusura dei seggi per l’Election Day presenta un risultato che si sfiora il 40%. Inoltre gli exit poll danno la vittoria del si e dunque il via libera al taglio dei parlamentari. Se i dati reali venissero confermati, cosa dobbiamo aspettarci da domani?

Nell’audio il commento di Mirabelli

Interris.it lo ha chiesto al presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli. “Bisogna chiudere questo capitolo per lavorare ad uno spirito di unità per due soluzioni politiche istituzionali: 1) come far funzionare al meglio il Parlamento 2) elaborare e approvare una nuova legge elettorale” dichiara a caldo Mirabelli.

Il commento del presidente emerito Mirabelli

“Queste sono regole che riguardano sia la maggioranza che la minoranza e dovrebbero essere auspicabilmente scritte insieme. Vero che questo è difficile ma ritengo sia un tentativo che debba essere fatto. Non bisogna attardarsi su vittorie e sconfitte perché la vittoria è del corpo elettorale, sempre. Con questa legge che vede più ristretto il Parlamento con una riduzione del numero dei parlamentari, senatori e deputati devono assicurare al meglio la funzionalità e il rinnovo delle camere e del senato. Tra l’altro la riforma costituzionale entra in vigore con lo scioglimento del Parlamento, quindi dal giorno dopo l’insediamento del nuovo governo, nella pratica quindi da domani non cambierebbe nulla”.