DOMANI URNE APERTE IN UCRAINA, ESCLUSE LA CRIMEA E LE REGIONI DELL’EST

E’ fissato per domani l’appuntamento alle urne in Ucraina. Saranno 27 milioni i cittadini chiamati a votare per il rinnovo dei consigli comunali e regionali. Le urne saranno aperte in tutto il paese, con l’eccezione della Crimea e dei territori del Donbass occupati dai separatisti filorussi. Da eleggere ci sono 10mila sindaci e 160mila consiglieri comunali e regionali. Il sistema è un misto tra maggioritario e proporzionale e nelle 35 città sopra i 90mila abitanti è previsto il ballottaggio che si terrà entro la metà di novembre. 132 sono i partiti in lizza, un pugno dei quali con speranze di piazzare i candidati vincenti.

Per il presidente Petro Poroshenko e il premier Arseni Yateniuk si tratta di un test importante per misurare il consenso reale in un momento difficile, con il conflitto nel sudest in stallo e la morsa di un’economia che fatica a stare a galla. La settimana prossima sono attese le decisioni del Fondo monetario internazionale per l’esborso della tranche da 1,7 miliardi di dollari rimasta congelata e quella della Russia sul debito di 3 miliardi di dollari in bond ucraini che Kiev vorrebbe cancellare per la completa ristrutturazione del debito concordata con altri creditori internazionali.

Poroshenko alla vigilia del voto, ha promesso un pacchetto di riforme che una nuova maggioranza governativa potrebbe prendere di petto nei prossimi mesi. La formazione del presidente, il Blocco Poroshenko, si avvia a conquistare la maggioranza relativa delle circoscrizioni, a partire da quella più importante della capitale, dove il suo alleato Vitaly Klitschko sarà riconfermato sindaco.
In altri capoluoghi chiave, da Kharkiv a Odessa, da Dnipropetrovsk a Leopoli, i duelli si giocano con i grandi oligarchi a tirare le fila da dietro le quinte. Accanto ai partiti sponsorizzati da Rinat Akhmetov, il Blocco d’opposizione che coagula gli eredi di Yanukovich, e Igor Kolomoisky, vicino ai Patrioti ucraini e Rinascita, sono le vecchie volpi come Yulia Tymoshenko a pianificare il rilancio. Patria, il partito dell’eroina della rivoluzione arancione, è dato dai sondaggi il grande spolvero, appena dietro quello del capo dello stato e un successo importante potrebbe rilanciare in chiave nazionale la leader dalle trecce bionde che non ha mai smesso di puntare a grandi obbiettivi. Dopo i mesi passati in galera al tempo di Yanukovich e il limbo politico ai margini della coalizione con Yatseniuk, Yulia Tymoshenko sogna ancora di tornare protagonista al governo.