Roma, finti operatori per la raccolta dei rifiuti? Indaga la Procura

Si sarebbero finti operatori della municipalizzata del comune AMA per chiedere un corrispettivo economico in cambio del ritiro dell'immondizia

Emergono molti casi di truffe in questo periodo di emergenza da Coronavirus. Cosa porti a speculare su una situazione di crisi nazionale è ancora un arcano che difficilmente verrà scoperto. A Roma, alcune persone si sarebbero finte operatori dell’Ama per ritirare l’immondizia in cambio di un corrispettivo economico.

La truffa

Vestiti da lavoratori dell’Ama avrebbero chiesto un pagamento per occuparsi della spazzatura di famiglie che hanno casi di positività all’interno. Una truffa contro la quale l’azienda romana ha presentato oggi una denuncia alla Procura di Roma. “L’azione legale è stata intrapresa dalla municipalizzata capitolina sulla base della notizia di possibili reati a danno dell’azienda e dei cittadini costretti a casa – lo comunica AMA S.p.A– in particolare la segnalazione di individui che si spaccerebbero per dipendenti o incaricati dell’azienda e che offrono, anche a fronte di richieste di pagamento, il ritiro dei rifiuti a domicilio. Come già chiarito in precedenza, AMA S.p.A. non ha mai autorizzato nessuno, personale proprio o appartenente a ditte esterne, ad entrare nelle abitazioni private per effettuare la raccolta dei rifiuti ed evidenzia che è abusiva qualunque richiesta di denaro a nome dell’azienda. Poiché anche i prelievi dedicati alle persone in quarantena temporanea sono svolti senza costo aggiuntivo per questi utenti”.

Il servizio della municipalizzata

Il servizio di raccolta domiciliare dedicata riservato ai cittadini risultati positivi al virus Covid-19, svolto da personale di società in appalto, avviene prendendo contatto diretto con queste utenze, sulla base dei nominativi forniti ad Ama dalle autorità competenti. La raccolta viene effettuata al piano stradale o sul pianerottolo e gli incaricati, sempre dotati di tutti i necessari dispositivi di sicurezza, non sono assolutamente autorizzati ad accedere all’interno delle abitazioni né a esigere pagamenti. “Rinnoviamo l’invito, rivolgendoci in particolare alle persone anziane o che vivono sole – dichiara il direttore tecnico di AMA Marco Casonato – a prestare la massima attenzione e a diffidare da richieste anomale che dovessero giungere a nome e per conto della nostra azienda. Anche nei contatti mirati autorizzati per consentire i prelievi dei rifiuti ad hoc delle persone in quarantena temporanea, gli operatori incaricati forniscono elementi di riconoscimento e, in ogni caso, nel più stretto rispetto della privacy, il prelievo avviene, nei giorni e nelle fasce orarie preannunciate al telefono, gratuitamente, sul pianerottolo o al piano strada“.