Coronavirus, ecco chi sono i più esposti al contagio

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Degli infermieri (immagine di repertorio)

In queste ultime settimane abbiamo assistito, a tratti impotenti, alla seconda ondata dell’epidemia di coronavirus. L’aumento dei contagi cresce in maniera esponenziale e così anche il numero delle vittime. Le autorità sanitarie pensano che si dovrebbe raggiungere il plateau in cinque-dieci giorni ma, nel frattempo, sono state messe in campo misure restrittive – diverse per ogni regione a seconda dei dati relativi al contagio – per arginare la diffusione del virus.

I più esposti al contagio

Ma chi sono le persone più esposte al contagio? Tra gli operatori sanitari sono in particolare gli infermieri ad avere una maggiore prevalenza di infezione da Sars-CoV-2. A dirlo è una ricerca della Rutgers University, pubblicata sulla rivista Bmc Infectious Diseases, che ha analizzato quanto accaduto nella prima fase della pandemia Covid-19.

Lo studio

Lo studio ha valutato 546 operatori sanitari che avevano una esposizione diretta con i pazienti Covid in due ospedali del New Jersey e 283 operatori non sanitari senza contatto diretto con i pazienti. Tra tutti i partecipanti allo studio, oltre il 7% degli operatori sanitari è risultato positivo al nuovo coronavirus rispetto ai tassi molto più bassi di test positivi che invece venivano dagli altri operatori ospedalieri non sanitari.

Chi ha riferito di prendersi cura di cinque o più pazienti con Covid-19 (sia sospetto, sia confermato), e coloro che hanno trascorso una percentuale maggiore del loro tempo nelle stanze dei pazienti, avevano maggiori probabilità di risultare positivi all’infezione. Dei 40 operatori sanitari infetti, più della metà (25) erano infermieri. I lavoratori delle unità di terapia intensiva hanno avuto i tassi di infezioni più bassi tra gli operatori sanitari.