L’altra Europa ci sorride: poker italiano ai quarti

Passano Roma, Milan, Atalanta e Fiorentina: tutte le squadre italiane ancora in corsa in Europa e Conference League

Europa League
Foto © Daniele Buffa/Image Sport

Dopo il naufragio Champions, tiene bene il mare dell’Europa la barca italiana che porta quattro squadre ai quarti di finale. In Europa League la Roma perde di misura a Brighton, ma vola grazie al poker dell’Olimpico. Milan irresistibile a Praga, Atalanta in rimonta sullo Sporting. In Conference avanza anche la Fiorentina

Roma, sconfitta indolore

Una sconfitta “dolce” per la Roma che all’American Express di Brighton, cede per 1-0 agli inglesi ma vola ai quarti forte del vantaggio dei quattro gol segnati all’andata. De Rossi ne lascia molti a riposo e si affida ad un tridente tutto nuovo con Azmoun, Baldanzi e Zalewski. In mezzo ci sono Pellegrini, Cristante e Bove. Dietro torna Spinazzola a sinistra. Gli inglesi tengono più il pallone ma il gol lo trova la Roma con una bellissima girata di Azmoun. Gesto atletico inutile perché il tedesco Felix Zwayer annulla per gioco pericoloso. Clamoroso errore perché il gol era regolarissimo. Il vantaggio alla fine lo trova il Brighton con un tiro a giro di Welbeck al tramonto della prima frazione. Nella ripresa il Brighton ci prova, De Zerbi le prove tutte ma non sfonda, mentre la Roma si difende con ordine senza mai rinunciare al controgioco. Finisce 1-0 per il Brighton, ma a fare festa è la Roma

L’Atalanta sfonda il muro portoghese

Passa anche l’Atalanta che al Gewiss liquida lo Sporting Lisbona in rimonta per 2-1. L’Atalanta domina, lo Sporting segna. Succede nel calcio con la Dea che fa la partita e crea tantissimo con Scamacca, Djimsiti e Kolasinac. Ma l’inerzia della partita cambia dopo la mezz’ora quando i portoghesi trovano il vantaggio grazie a Goncalves che finisce sotto le gambe di Musso. L’Atalanta si scuote nella ripresa e ristabilisce subito la parità con Lookman che solo sul secondo palo non sbaglia: 1-1. Ripresa sempre più nel segno della Dea che spinge forte sull’acceleratore e trova finalmente il vantaggio con Scamacca che raccoglie l’invito di Miranchuk e fulmina in rete: 2-1 per la Dea che controlla senza affanni fino alla fine. Missione compiuta.

Milan a forza tre

Pioli voleva il vero Milan e tale è stato. A Praga, contro lo Slavia, non c’è stata partita. Dopo il 4-2 di San Siro, i rossoneri si sono ripetuti imponendosi per 3-1. Tutto facile, anche se dopo una decina di minuti Pioli è stato costretto a richiamare in panchina Maignan per un infortunio al ginocchio. Stesso copione della gara di andata, con i padroni di casa che anche stavolta restano in dieci per un pestone di Holes su Calabria e cartellino rosso sventolato in faccia al giocatore dello Slavia dopo appena venti minuti di gioco. E a quel punto non c’è stata proprio partita: l’ha sbloccata Pulisic, poi, il raddoppio a stretto giro di Loftus-Cheek, e prima dell’intervallo il gol capolavoro di Rafa Leao. Nella ripresa lo Slavia ha cercato e trovato il gol della bandiera con Jurasek. Il Milan vola ai quarti di finale.

Conference: passa la Fiorentina

Un altro pari per la Fiorentina dopo quello in campionato contro la Roma, ma stavolta vale i quarti di finale di Conference League. I Viola, dopo aver vinto 4-3 la gara di andata in Israele contro il Maccabi, hanno impattato (1-1) al Franchi e centrato la qualificazione. Partita sbloccata da Barak, in un match sempre sotto il controllo viola che solo a due dalla fine ha subito il pari di Khalaili. Fine dei giochi, Fiorentina avanti.