Il piano di Renzi per l'Italia. Presto l'incontro con Conte

Ha chiesto di vedere il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, Matteo Renzi, fondatore e leader del partito Italia Viva: “Credo che la cosa più pulita sia vedersi la prossima settimana con Conte. Le telenovelas funzionano quando poi c'è un elemento di chiarezza” è stato il commento al vetriolo del senatore in una conferenza stampa al Senato, secondo quanto riporta l'Ansa. Renzi ha poi aggiunto: “La settimana prossima conto di poter mettere fine a questo tetrino“. Ma quali sono gli elementri del “teatrino” paventati dal senatore?

Rottura con Conte?

Un annuncio di rottura con il governo Conte era attesissimo nella puntata di Porta a Porta, eppure non è arrivato. Renzi ha, invece, annunciato una raccolta firme per eleggere “il sindaco d'Italia”: in altre parole, propone l'elezione diretta del premier. I punti di frizione sono tanti: la cancellazione del ddl sulla prescrizione, il reddito di cittadinanza e Quota 100. L'ex sindaco di Firenze propone anche una fase di larghe intese per realizzare alcune riforme, sebbene lo stesso premier Conte abbia fatto sapere che non parrebbe interessato all'opzione: “Se Conte, il Pd e i 5stelle non capiscono che questa è un'ottima occasione per far fruttare la legislatura e per venire incontro agli italiani sempre più lontani dalle istituzioni, affari loro. A quel punto noi facciamo la mozione di sfiducia individuale a Bonafede, cade giù il governo e siccome fino al 2021 non si può andare alle elezioni”, si fa un esecutivo istituzionale che porti avanti questa riforma. Immagino che a quel punto il Pd si dividerà” ha detto ieri Renzi a Porta a Porta.

Il piano shock

Nel programma condotto da Bruno Vespa, l'ex sindaco di Firenze lancia un appello a tutte le forze politiche: “A Zingaretti, a Di Maio, a Crimi, a Conte, a Berlusconi, Meloni e Salvini. Mettiamoci d’accordo per eleggere il sindaco d’Italia”. Il leader di Italia Viva specifica che questo metodo non sarebbe approntato per sostituire l'inquilino di Palazzo Chigi, bensì per cambiare direzione a un governo che – a detta sua – presenta delle evidenti criticità. “Per fare questa riforma ci sono due modi – ha detto -. Modello patto del Nazareno, per cui Berlusconi non votava le mie leggi ma c'era solo un patto istituzionale per cambiare le regole, o modello governo Maccanico, ossia è l'esecutivo stesso a essere istituzionale”. Intanto, questa mattina il leader di Italia Viva ha presentato il suo “piano shock per rilanciare l'Italia“: una strategia in sette punti che prevede lo sblocco dei cantieri attraverso la nomina di 100 commissari perché “senza lo sblocco dei cantieri, la crisi economica che potrebbe raggiungerci nei prossimi mesi sarà ancora più grave” ha aggiunto.