Pasqua a Gerusalemme, p. Patton: “Oltre il buio della morte”

Prima Pasqua in guerra per la Terra Santa. Il messaggio pasquale del Custode, padre Francesco Patton, inviato da Gerusalemme

Padre Francesco Patton. Foto: Vatican News

Riportiamo il messaggio per la Pasqua del Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, inviato direttamente dalla basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme. E’ la prima Pasqua di guerra in Terra Santa.

Pasqua a Gerusalemme: p. Patton (custode): “Oltre il buio della morte”

“La Pasqua di Gesù ci parla della sua risurrezione e ci ricorda che non è un tornare indietro dal regno dei morti, non è un ritrovarsi improvvisamente rianimati come dopo un coma o una morte apparente ma è un andare oltre, è un passaggio verso una forma di vita talmente nuova e piena che noi non riusciamo nemmeno a immaginarla”. Ad affermarlo è il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, nel suo messaggio per la Pasqua, inviato direttamente dalla basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme.

“L’incontro con Gesù risorto – scrive il Custode – non è l’incontro con lui morto e rianimato ma è l’incontro con lui che vive ormai in Dio; è l’incontro con Gesù la cui carne, cioè la cui umanità, è ormai completamente trasformata dalla potenza dello Spirito Santo; è l’incontro con Gesù che ci mostra in se stesso ciò che anche noi saremo nel vivere insieme a Lui, in forma pasquale, l’esperienza del morire, intesa ormai come un passare attraverso e oltre la morte”. “La tomba vuota dalla quale vi parlo – dice Patton – non è il set di un film che narra una storia inventata da uomini bisognosi di illudersi che la morte non è la fine di tutto”.

La tomba vuota “è l’invenzione di un Dio che ci è Padre e ha tanto amato ciascuno di noi da mandare il suo Figlio a condividere la nostra vita, fino in fondo, fino all’esperienza del morire; per fare in modo che quel Figlio potesse prenderci per mano e farci attraversare la morte per poter vivere in Dio, per poter vivere in pienezza, per poter vivere in eterno, per poter vivere in modo nuovo, da risorti, insieme a Lui”. Ed è per questo che dalla tomba vuota di Cristo “si sprigiona la speranza; una speranza capace di illuminare anche le peggiori esperienze di vita e di morte nelle quali oggi ci possiamo trovare immersi. È per questo che da questa tomba vuota – conclude il Custode – sento che posso dirvi senza il timore che sia un’illusione: Buona Pasqua, il Signore Gesù è risorto. Buona Pasqua, risorgiamo con Lui anche noi”.

Fonte: AgenSIR