Papa Francesco annuncia il “Mese Missionario Straordinario”

Nell’ottobre del 2019 si terrà un “mese Missionario Straordinario”. E’ quanto ha annunciato Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro, nel giorno in cui ricorre la giornata missionaria mondiale sul tema “La missione al cuore della Chiesa”, spiegando che è su intenzione promuovere questa iniziativa al fine di “alimentare l’ardore dell’attività evangelizzatrice della Chiesa ad gentes”.

“Siamo immagine di Dio”

“Il riferimento all’immagine di Cesare, incisa nella moneta, dice che è giusto sentirsi a pieno titolo, con diritti e doveri, cittadini dello Stato; ma simbolicamente fa pensare all’altra immagine che è impressa in ogni uomo: l’immagine di Dio. Egli è il Signore di tutto, e noi, che siamo stati creati ‘a sua immagine’ apparteniamo anzitutto a Lui”, ha dichiarato il Pontefice sottolineando che essere cittadini dello Stato e allo stesso tempo appartenere a Dio non sono due cose da mettere in contraddizione. “Gesù ricava, dalla domanda postagli dai farisei, un interrogativo più radicale e vitale per ognuno di noi: a chi appartengo io? Alla famiglia, alla città, agli amici, alla scuola, al lavoro, alla politica, allo Stato? Sì certo, ma prima di tutto, ci ricorda Gesù, tu appartieni a Dio – ha concluso il Pontefice -. Questa è l’appartenenza fondamentale. E’ lui che ti ha dato tutto quello che sei e che hai”.

Il ricordo di San Giovanni Paolo II, il “Papa missionario”

Inoltre, Bergoglio ha ricordato San Giovanni Paolo II di cui oggi ricorre la memoria liturgica. “Papa missionario, affidiamo alla sua intercessione la missione della Chiesa nel mondo”, ha detto Papa Francesco pregando Papa Wojtila.

L’appello per il Kenya

“Vi chiedo di unirvi alla mia preghiera per la pace nel mondo. In questi giorni seguio con particolare attenzione il Kenya, che ho vistato nel 2015, e per il quale prego affinché tutto il Paese sappia affrontare le attuali difficoltà in un clima di dialogo costruttivo, avendo a cuore la ricerca del bene comune”, ha detto il Pontefice. “Sono tanti i cristiani che anche ai nostri giorni, in diverse parti del mondo, subiscono discriminazioni e persecuzioni, ha continuato Papa Bergoglio ricordando che ieri “a Barcellona sono stati beatificati Matteo Casals, Teofilo Casajus, Fernando Saperas e 106 compagni martiri, appartenenti alla Congregazione religiosa dei Claretiani e uccisi in odio alla fede durante la guerra civile spagnola”.