Stadio, Montuori: “Nessuna pressione da De Vito”

Tornano i dubbi sulla realizzazione dell'impianto giallorosso. L'assessore all'Urbanistica di Roma, Luca Montuori, durante un'intervista al Fatto Quotidiano, ha negato fermamente di aver subito pressioni da Marcello De Vito – l'ex concorrente della raggi alle primarie romane – ribadendo la correttezza del suo operato. “Certo che ho parlato con De Vito degli ex Mercati generali, in qualità di presidente dell'Assemblea capitolina”, ha affermato Montuori a proposito di uno dei progetti che hanno portato all'arresto dell'esponente M5s.

I fatti

“Mi ha chiesto, come altri esponenti sia di maggioranza che di opposizione, aggiornamenti rispetto al progetto e io l'ho informato dei lavori e degli approfondimenti che stavamo facendo con gli uffici e il supporto della Avvocatura capitolina”. “A chiedere di incontrare l'imprenditore Davide Zanchi, interessato agli ex Mercati generali, mi pare che fu De Vito”, ha aggiunto Montuori, “mi sembrò una cosa normalissima”. “Zanchi venne con il presidente della società che gestirà il complesso dei Mercati Generali”, ha aggiunto sempre sul Fatto, “l'incontro si svolse in assessorato, in via Petroselli, previo appuntamento. E' mia consuetudine ricevere i soggetti che stanno portando investimenti nel nostro territorio per poter prendere le decisioni che mi competono”, ha concluso l'assessore.

La nuova indagine che ha portato in carcere De Vito è comunque solo lontanamente legata allo stadio la cui costruzione sta seguendo un iter distinto dalle indagini su De Vito. Secondo Pallotta e Baldissoni, dovrebbero essersi tutti i presupposti per andare avanti con lo stadio di Tor di Valle. Lo stesso Montuori garantisce la regolarità dell’iter del progetto: “L’approvazione era avvenuta con la delibera della Giunta Marino del 13 marzo del 2015. La Conferenza dei Servizi ha approvato nell’aprile 2016. A maggio 2016, il Responsabile del Procedimento ha effettuato la verifica della documentazione. A giugno 2016 c’era già lo schema di deliberazione. Vorrei sottolineare che c’è una continuità da Marino a Tronca a me passando per Berdini”.