Una casa per la Madonna del Silenzio (AUDIO)

Padre Emiliano Antenucci con emozione annuncia l'apertura del Santuario della Madonna del Silenzio pronto ad accogliere i fedeli

“Penso a quante volte la Vergine Maria ha taciuto, quante volte non ha detto quello che sentiva per custodire il mistero del rapporto con suo Figlio. Ma voi pregate la Madonna del Silenzio? Ma voi sapete che la Madonna del Silenzio ci protegge tutti, per non diventare chiacchieroni? Qualcuno o qualcuna di voi è chiacchierone? No? Quando ti viene la voglia di chiacchierare morditi la lingua e prega la Madonna del Silenzio. Vi siete spaventati eh? Niente chiacchiericcio: quando esce il chiacchiericcio va fuori la Madonna, o la Madonna o il chiacchiericcio, dovete scegliere». Con queste parole Papa Francesco, in una sua omelia, presentava all’attenzione del popolo cristiano e dei suoi Pastori una particolare dimensione di bellezza e un nuovo titolo con cui invocarla: la Vergine del Silenzio. “Il silenzio non si riduce all’assenza di parole, bensì nel disporsi ad altre voci: quella del nostro cuore e, soprattutto, la voce dello Spirito Santo” continua il Santo Padre.

Nell’audio Padre Emiliano racconta significato del silenzio durante la pandemia

Arriva il consenso del Vescovo di Marsi

Dal 13 maggio la Madonna del Silenzio ha un santuario grazie al prezioso lavoro di Padre Emiliano Antenucci, frate cappuccino del convento di Guardiagrele in Abruzzo. Oggi Padre Emiliano ha 40 ma è in convento da quando ne aveva 19 ed è uno dei mille missionari della Misericordia ai quali nel 2016 Francesco ha dato la facoltà di rimettere i peccati che solo il Papa può assolvere. “In ossequioso assenso all’invito del Santo Padre nel disporsi della voce dello Spirito Santo, volendo rispondere al desiderio di Papa Francesco di ‘trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio (…) erigiamo la suddetta chiesa di San Francesco in Santuario Diocesano dal titolo ‘Madonna del Silenzio in San Francesco’ con sede in Avezzano“. Queste le parole di Monsignor Pietro Santoro Vescovo di Marsi che ha dato il suo consenso per la nascita del nuovo Santuario della Madonna del Silenzio che si trova presso la Chiesa di San Francesco in Via Lago di Scanno, 41 67051 Avezzano (AQ).

 

Il nascita del progetto

Tutto parte nel 2008 quando Fra Emiliano scrive di getto “Il Libro della Vita” prima piccola dispensa per i corsi del Silenzio intitolati: “silenzio, parla il Silenzio”. Successivamente nel 2010 l’originale dell’icona della Vergine del Silenzio, viene commissionata da fra Emiliano, ed è “scritta” e fatta, dopo circa 9 mesi di lavorazione, dalle monache benedettine dell’Isola di san Giulio d’Orta (NO). L’icona prende spunto da un grafico del settimo secolo visto su un muro di Faras in Egitto. Nel 2015 il Papa riceve e benedice una copia dell’icona con questa intenzione: “La Vergine Maria interceda presso il Signore, perché tutti quelli che entrano nel Palazzo Apostolico possano sempre avere le parole giuste”. Nel 2016 sarà lo stesso fra Emiliano ad incontrare papa Francesco, dopo l’Udienza, che benedice l’originale della Vergine del Silenzio, autografandola con una scritta dietro l’icona: “Non sparlare degli altri!”. Il 22 marzo 2019 padre Emiliano Antenucci ha un’udienza privata con Papa Francesco e due giorni dopo il papa scrive una lettera autografa al ministro provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo, padre Nicola Galasso, con questa richiesta: «Sarebbe bello trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio. Pensi lei, per favore e mi faccia una proposta». Padre Emiliano, insieme al ministro provinciale, con il permesso del generale dell’Ordine, si mettono alla ricerca di vari luoghi e individuano la chiesa di San Francesco d’Assisi e il convento dei Cappuccini di Avezzano, abbandonato da dieci anni e di proprietà della Provincia dei Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo.

Finalmente la Madonna del Silenzio ha una casa

“Non è il solito santuario, sarà un tempio di preghiera e di formazione spirituale. Dopo la pandemia riprenderò anche i corsi sul discernimento e sul silenzio, a piccoli gruppi, ma ricominciamo. Sono dieci anni che tengo questi corsi e non vedo l’ora di ricominciare. Per ora gli orari di apertura tutti i giorni sono 7.30/12.00 – 15.30/19.00, la messa feriale è alle 8.00 mentre quella festiva alle 10.00. Per quanto riguarda gli appuntamenti settimanali la formazione spirituale si tiene il lunedì alle ore 21.00, l’adorazione eucaristica il giovedì sempre alle 21.00 mentre la giornata di deserto è il sabato.

Questa pandemia ha aiutato a recuperare la dimensione del silenzio?

“Non solo silenzio durante la pandemia, c’è stato tanto rumore soprattutto nei mezzi di informazione, il rumore della pandemia, rumore che ha creato paura e smarrimento. A volte, però, è importante fare silenzio perché ti ripacifica con te stesso, ti riconcilia con la tua vita e con il passato. Tutti in questo periodo hanno vissuto in qualche modo un silenzio forzato, ma il silenzio che ci chiede Dio è un silenzio di ascolto, un silenzio che ci apre alla sua parola e che serve a dare parole di coraggio e di speranza. La società e il mondo di oggi è malato di rumore, per cui il silenzio è la vera ‘profezia’ ed è un modo per ascoltare Dio dentro di noi e gli altri. La Vergine del Silenzio ‘ci dice’ con una mano di fermarci dal turbinio delle parole e dell’attivismo e con l’altra ci propone un silenzio adoratore e pieno di stupore”.

Cosa significa aprire il santuario proprio ora?

“Aprire questo santuario in un momento così delicato è una grande segno di speranza e di profezia. La mano della Madonna ha un significato particolare: bisogna fermarsi! Tutti in questi mesi, infatti, hanno dovuto rallentare, la Chiesa compresa. Prima tutti correvano per le varie attività e ora invece il monito dev’essere fermarsi per ripartire. Un mistico medievale diceva ‘fermati il cielo è dentro di te’. Ecco bisogna riscoprire il cielo dentro di noi e fuori di noi, ma soprattutto fermarsi per ripartire. Bisogna sfruttare questo tempo, come in musica si usano le pause per creare note migliori, noi prepararci per vivere tempi migliori”.

Il 18 maggio è stata la prima domenica di celebrazione con il popolo, un bel momento per la comunità ecclesiale?

“Le messe hanno ripreso, è un segno di consolazione che la comunità cristiana si riunisce perché abbiamo creato distanze sociali, ma non bisogna creare distanze di anime e di cuori“.