Giustizia, Orlando: “Non solo tagli ma anche assunzioni e investimenti”

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è intervenuto a un convegno della Fiom a Milano su legalità e lavoro e ha parlato della riforma: “Sul decreto e sui ddl che la compongono io cerco di evitare per quanto possibile gli slogan, anche se questo dal punto di vista comunicativo fa pagare qualche prezzo, perché in questo momento servono a mobilitare le energie, ma se si rimane lì si rischia di non risolvere i problemi”.

A margine del convegno rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano se su argomenti come il falso in bilancio o le norme sulla corruzione la riforma del governo Renzi possa subire lo sgambetto dal dialogo con il partito di Silvio Berlusconi, Orlando ha detto: “Per approvare la riforma della giustizia dobbiamo partire dalla condivisione della maggioranza” ma “poi confrontarci con tutti, perchè credo che questo sia un dovere istituzionale nel momento in cui si affronta un tema importante come questo”.

Per quanto riguarda invece la riduzione delle ferie dei magistrati il Guardasigilli ammette: “Non è l’intervento principe” della riforma ma può contribuire a risolvere “il problema grave e drammatico dei tempi del civile”. Rispondendo al procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, che aveva chiesto se per il governo fosse più importante il falso in bilancio o le vacanze dei giudici, il ministro ha spiegato: “Il decreto non affronta solo il tema delle ferie, ma il problema grave e drammatico dei tempi del civile e del modo in cui i processi sono un elemento di disincentivo agli investimenti nel nostro Paese e una complicazione per la vita delle imprese”.

Ha poi assicurato che non ci saranno solo tagli ma anche investimenti e assunzioni nel sistema della giustizia italiano. “Per questo tutti i nostri sforzi vanno nella direzione che è quella di prevedere nel prossimo anno almeno 1000 assunzioni del personale amministrativo e di cancelleria perché in questo momento quella e l’emergenza più grande”.