E’ MORTO GENE WILDER, INDIMENTICABILE PROTAGONISTA DI “FRANKENSTEIN JUNIOR”

Addio a Gene Wilder. E’ morto l’attore americano protagonista indimenticabile del film “Frankenstein Junior” in seguito alle complicazioni dovute all’Alzheimer, malattia di cui soffriva da diverso tempo. Aveva 83 anni. Si era ritirato dalle scene il 20 maggio 1989 in seguito alla morte per tumore della sua terza moglie, Gilda Radner.

Pseudonimo di Jerome Silberman, nato a Milwaukee il 11 giugno 1933 da una famiglia di ebrei russi immigrati, Wilder è stato un attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense di fama mondiale. Dopo ruoli secondari al cinema e a teatro, la svolta arriva con l’incontro di quello che sarà il mecenate e l’amico di una vita, l’attore e regista Mel Brooks, che lo vuole coprotogonista nel film: “Per favore non toccate le vecchiette”. La pellicola gli varrà la nomination all’Oscar come Attore non protagonista e l’ammissione nell’empireo degli attori più famosi di Hollywood.

Fra i suoi più grandi successi ci sono “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” (1971), “La signora in rosso”, con Kelly LeBrock; “Non guardarmi: non ti sento” (1989) e “Non dirmelo… non ci credo” (1991).

Ma è nel 1974 che realizza quel capolavoro di comicità in bianco e nero che è il film “Frankenstein Junior”, dove veste i panni del Dottor Frederick Frankenstein. La pellicola si aggiudica il premio Oscar per la Miglior sceneggiatura, che lo stesso Wilder aveva scritto a quattro mani con Brooks. Nel 2000, l’American Film Institute ha messo “Fj” al 13esimo posto nella classifica delle 100 migliori commedie americane di tutti i tempi e, nel 2003, è stato inserito nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. “Lupo ululà, castello ululì”, “Rimetta a posto la candela”, “Frau Blücher”; “Si pronuncia Frankenstin, non Frankenstain” e – il mitico – “Si – può – fare!”, sono tormentoni da fanno ridere anche dopo quarant’anni.