Francia, divieto di stretta al collo: Polizia in protesta ma pesa il caso Adama Traoré

I poliziotti francesi hanno gettato le manette a terra in segno di dissenso: "Stigmatizzata l'intera categoria". Il 2 giugno, manifestazioni per la morte di un giovane, avvenuta in circostanze simili a quella di George Floyd

Un gesto di aperto dissenso quello della polizia francese che, già dalla giornata di ieri, ha polemizzato con la decisione del ministro degli Interni, Christophe Castaner, di imporre il divieto di stretta al collo durante gli arresti, decretando anche la punizione di sospetti casi di razzismo fra le Forze dell’ordine. Gli agenti, in tutto il Paese, hanno manifestato contro il titolare dell’Interno poiché, come spiegato ad Afp dal rappresentante del sindacato di polizia, Xavier Leveaux, durante una protesta a Lille, “i colleghi si sentono insultati, sono arrabbiati. Ecco perché hanno deciso di appoggiare le manette a terra, per mostrare il loro scontento”. Un gesto simbolico che testimonia il malcontento di una categoria che, nella decisione di Castaner, vede una stigmatizzazione dell’intero corpo per le azioni di una minoranza.

Polizia in corteo

Cortei in quasi tutto il Paese, compresa Parigi, dove sono ancora una volta gli Champs-Élysées il teatro delle manifestazioni. Niente scene da Gilet gialli questa volta, anche se i poliziotti percorrono le stesse vie dove tentarono lo scorso anno di fermare l’ondata dei manifestanti in catarifrangente. Un corteo contenuto, con fumogeni blu e un gruppo di agenti che hanno marciato l’uno vicino all’altro. Solo qualcuno di loro con la mascherina sul volto: “La polizia francese – ha commentato Fabien Vanhemelryck, rappresentante del sindacato di polizia – è la più controllata al mondo, quindi quando ci sono alcuni episodi, che riguardano una minoranza, non si deve stigmatizzare tutta la polizia”.

Il caso

Secondo Vanhemelryck, la deriva delle proteste per la morte di George Floyd a Minneapolis sarebbe alla base della stretta imposta da Castaner, anche se quanto accaduto negli Stati Uniti il sindacato non lo ritiene inerente alla condotta della polizia francese. Messa in discussione, però, dai manifestanti scesi in piazza il 2 giugno scorso per manifestare la propria rabbia per la morte di Adama Traoré che, secondo l’autopsia, sarebbe sopraggiunta per soffocamento, in un episodio del tutto simile a quello che ha visto drammaticamente protagonista il 46enne afroamericano a Minneapolis.