Dall’Ermitage a Carrara. Mostra: “Dopo Canova. Percorsi della scultura a Firenze e a Roma”

Dalle sale dell’Ermitage di San Pietroburgo fino a Carrara, la città del marmo: è il viaggio delle prestigiose opere marmoree che racconteranno una importante stagione della scultura italiana: quella che, dal fulgore neoclassico di Antonio Canova, si avvia verso il Romanticismo.

Dopo Canova: Bartolini e Finelli

Dall’8 luglio al 22 ottobre le stanze dipinte di Palazzo Cucchiari a Carrara ospitano la mostra “Dopo Canova. Percorsi della scultura a Firenze e a Roma”, con una trentina di sculture esposte provenienti dal famoso museo russo e da collezioni pubbliche e private italiane.

Prendendo avvio da Canova, di cui sono esposti il Ritratto di Napoleone e Amore alato dell’Ermitage, e il modello del Monumento funebre a Vittorio Alfieri, l’esposizione mette a confronto il panorama romano a lungo dominato dagli eredi e collaboratori diretti di Canova e Thorvaldsen, e l’ambito fiorentino dove si impone, anche se non senza difficoltà, la ‘novità’ dell’insegnamento di Lorenzo Bartolini, in mostra con il Giovane Bacco (l’Ammostatore) dell’Ermitage, nel quale propugna un ritorno all’osservazione della natura sull’esempio di Tiziano.

Fino al carrarese Carlo Finelli, che innesta su temi neoclassici un processo creativo ormai romantico; è suo il gruppo marmoreo le Tre Grazie, una delle opere meno esposte al pubblico dell’intero percorso.

I capolavori, spiegano gli organizzatori, “Costituiscono un percorso esemplare che parte dalla difficile costruzione di un nuovo linguaggio figurativo nel passaggio dall’Impero alla Restaurazione, per giungere alla metà del XIX secolo”.

A cura di Sergej Androsov, Massimo Bertozzi ed Ettore Spalletti, “Dopo Canova. Percorsi della scultura a Firenze e a Roma” sarà in programma a Palazzo Cucchiari di Carrara dall’8 luglio al 22 ottobre.