Iniziato in Senato l'iter del Dl crescita, attesa la fiducia

Dopo l'approvazione alla Camera, il decreto crescita approda in Senato. L'obiettivo è arrivare alla sua approvazione definitiva entro giovedì e, appare quindi scontato, il ricorso alla fiducia. Infatti, il decreto dovrà essere riconvertito entro il 29 giugno, pena la sua decadenza. 

Sarà guerra di emandamenti?

Ma le temperature all'interno dell'0aula del Senato sembrano destinate a salire, non solo per l'ondata di afa che sta interessando la Capitale, ma perché si preannuncia una vera e propria guerra di emandamenti, che dovranno essere presentati al massimo entro martedì 25 giugno alle 11. Ma, a quanto sembra, il Pd ha annunciato di voler presentare circa 700 proposte di modifica e Forza Italia 200. L'ufficio di presidenza delle Commissioni Finanze e Industria ha stabilito oggi verranno presentate le due relazioni di relatori del provvedimento: Enrico Montani per la Lega ed enrico Castaldi per il Movimento 5 Stelle.  Sono previste sedute delle Commissioni domani alle 9 e alle 20 e mercoledì alle 14. L'approdo in Aula era stato fissato per domani pomeriggio ma la Conferenza dei Capigruppo, prevista per domani alle 12, stabilirà il nuovo calendario.

Le novità del testo approvato dalla Camera

L'aula di Montecitorio, dopo aver votato la fiducia sul decreto crescita con 288 sì, ha approvato il testo del provvedimento con 270 voti favorevoli, 33 contrari e 49 astenuti. Tra i punti principali ci sono lo scivolo di cinque anni per gli aspiranti pensionati, il salvataggio di Roma – grazie a un intervento dello Stato per 1,4 miliardi di euro, la riapertura dei termini per aderire alla rottamazione delle cartelle inviate dal fisco e del saldo e stralcio, con una nuova scadenza fissata al 31 luglio 2019, l'estensione dell'accesso al fondo per il credito anche alle imprese in concordato preventivo, come Mercatone Uno