La battaglia del Governo contro il precariato

Il precariato dei lavoratori è il nemico che Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, ha preso di mira nel decreto dignità che già domani è atteso in Consiglio dei ministri. E ancora, il leader del M5s intende contrastare delocalizzazioni e gioco d'azzardo. Mire ambiziose, che si scontrano con le pressioni di alcune aziende e operatori.

Gli incontri di Di Maio

Per Di Maio sono ore intense di lavoro e di incontri. Stamattina ha visto l'imprenditore calabrese di macchine agricole Nino De Masi, che vive sotto scorta per aver denunciato la 'ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro. E poi il ministro si siede al tavolo con i sindacati: con quelli dei lavoratori di Italiaonline, che si occupa di marketing digitale, preoccupati per il piano di esuberi presentato dall'azienda, e poi con quelli dei ciclofattorini, impegnati in una battaglia per vedersi riconosciuti una serie di diritti dalle piattaforme on-line per le quali lavorano. L'obiettivo di Di Maio è di arrivare al “primo contratto nazionale” per questa particolare categoria, ma deve fare i conti con i giganti del web della consegna di pasti a domicilio. Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni: il 12 luglio si presenterà al tavolo Invatec, multinazionale americana che ha annunciato la volontà di chiudere gli stabilimenti in provincia di Brescia dove lavorano oltre 300 persone. Ieri Di Maio ha incontrato i lavoratori, ai quali ha detto: “Consideratemi e considerate il ministero dello Sviluppo economico il vostro angelo custode“. “Su quello che c'è già in essere non so se riusciremo a intervenire con una norma – ha detto Di Maio – ma di sicuro questo non può succedere mai più, d'ora in poi se se ne vogliono andare ce li devono restituire tutti (i soldi presi dallo Stato, ndr) e con gli interessi”. Il 5 luglio previsto invece l'incontro con Beckaert, multinazionale belga che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Figline e Incisa Valdarno, in Toscana, per delocalizzare in Romania. Sul tema delle delocalizzazioni, Di Maio non vuole cedere. Il suo obiettivo è di prevedere multe salatissime (da 2 a 4 volte gli incentivi ricevuti) a chi delocalizza anche nei Paesi europei, non solo in Paesi extra-Ue.

Gioco d'azzardo

Stessa determinazione che ci sarebbe anche sul fronte dei giochi, altro capitolo del decreto, nonostante le proteste degli operatori e la prudenza del Tesoro, vista la necessità di coperture che si aggirerebbero, secondo alcune stime, sui 700 milioni in tre anni. Proprio il nodo risorse potrebbe imporre una riflessione anche sul pacchetto fiscale che potrebbe essere rinviato, in parte o in toto, al dibattito parlamentare per consentire di perfezionare le coperture.

Lavoro precario, la riforma e il nuovo record storico

Intento del Mise è anche di rivedere le regole per i contratti a termine. Secondo la bozza, il contratto a termine può avere una durata massima di 36 mesi, comprensivi di eventuali proroghe. Con il decreto dignità le proroghe passano da 5 a 4. Dopo la scadenza del termine originario o validamente prorogato, o dopo il periodo di durata massima complessiva di 36 mesi, il lavoro può proseguire di fatto: per 30 giorni (se il contratto ha una durata inferiore a 6 mesi), per 50 giorni (se il contratto ha una durata maggiore di 6 mesi). In queste ipotesi, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al dipendente una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto, pari al 20%, fino al decimo giorno successivo, ed al 40% per ciascun giorno ulteriore. Se il rapporto di lavoro oltrepassa il periodo di prosecuzione di fatto, il contratto si considera trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato, a far data dal superamento dei 30 o dei 50 giorni. Intanto l'Istat registra che il numero dei dipendenti a termine a maggio sale ancora (+62 mila unità su aprile) portando il totale a 3 milioni e 74 mila. Una soglia che fa aggiornare di nuovo il record storico (le serie partono dal 1992).