Decreto “salva-infrazioni”, il limite di velocità può essere ridotto

Il Decreto servirà a ridurre il superamento dei valori limiti di Pm10 nell'aria

autostrada
Foto di Sabine da Pixabay

Uno degli effetti del decreto “salva-infrazioni” convertito in legge prevede che per combattere lo smog le Regioni potranno decidere di ridurre la velocità sulle autostrade e strade extraurbane 

Decreto legge numero 69

A partire da oggi, per la prima volta in Italia, si potrà ridurre la velocità su autostrade e strade extraurbane principali per motivazioni ambientali, ovvero per ridurre lo smog. È uno degli effetti del decreto legge numero 69, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, decreto denominato “salva-infrazioni” perché pensato per aiutare la chiusura delle procedure di infrazione e dei casi di pre-infrazione pendenti sull’Italia.

Una di queste procedure (la numero 2014/2147) riguarda il superamento dei valori limite di pm10 ed, in assenza di un intervento normativo del governo, avrebbe esposto il nostro Paese al rischio di un nuovo deferimento davanti alla Corte di Giustizia europea e al pagamento di sanzioni pecuniarie.

La decisione spetta a Regioni e Province autonome

Ecco perché, per evitarlo, si prevede che “nei casi in cui risulti necessario limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze, sentiti il prefetto o i prefetti competenti per territorio limitatamente agli aspetti di sicurezza della circolazione stradale, gli enti proprietari o gestori dell’infrastruttura stradale, possono disporre riduzioni della velocità di circolazione dei veicoli, anche a carattere permanente, sulle strade extraurbane di cui all’articolo 2, comma 2, lettere A e B” del nuovo codice della strada (autostrade e strade extraurbane principali, ndr) “limitatamente ai tratti stradali che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi”.

“Pensiamo ai periodi autunnali e invernali – osserva Luigi Altamura, il comandante del Corpo di polizia municipale di Verona sul sito web dell’Asaps, l’Associazione sostenitori amici polizia stradale – quando lo smog sale alle stelle; il pallino lo avranno le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, che avranno l’onere di far diminuire la velocità, per aiutare la riduzione dello smog nelle città soprattutto nelle grandi città della pianura padana, attanagliate da valori fuori norma di sostanze nocive”.

I comuni possono ridurre la permanenza delle auto

Per far rispettare i nuovi ridotti limiti si potranno utilizzare i “dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico” previsti dalla legge e le sanzioni saranno quelle dell’articolo 142 del codice. “Altra novità – ricorda Altamura – riguarda l’articolo 7 del codice della strada, che prevede che i Comuni possano stabilire, all’interno di una determinata zona a traffico limitato, diversi tempi massimi di permanenza, tra l’ingresso e l’uscita, anche differenziati per categoria di veicoli o di utenti. Anche questa innovazione giuridica porterà le amministrazioni comunali a ulteriori provvedimenti di limitazione alla circolazione nelle aree più centrali delle grandi città”.

Fonte: Agi