Costa Crociere, si riparte a settembre: ecco come

Massima sicurezza per gli ospiti secondo un protocollo interno varato proprio per la propria flotta. I viaggi avranno scali solo italiani

Costa Crociere
Foto BRUNI TRieste 02 07 2011 Costa Favolosa a Trieste battesimo del mare

Costa Crociere riprende l’attività a settembre.Annuncia così che i viaggi di Costa Deliziosa e Costa Diadema con partenza da Trieste e Genova saranno riservati a ospiti italiani. In questo modo gli itinerari di una settimana che faranno scalo solo in porti italiani.

Massima sicurezza per gli ospiti

L’obiettivo è quello di “garantire il massimo della sicurezza per ospiti, equipaggi e le comunità di destinazione”. La scelta è “in linea con la decisione di ripartenza responsabile”. “La decisione è stata presa in funzione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico e tenendo conto dell’ordinanza emessa dal Ministero della Salute italiano in merito ai controlli obbligatori per i viaggiatori di ritorno da alcune destinazioni europee ed estere, che suggerisce un approccio improntato alla cautela”, afferma Costa Crociere.

 

Le prossime partenze di Costa Crociere

Costa Deliziosa partirà il 6, 13, 20, 27 settembre e Costa Diadema il 19 settembre. I dettagli sugli itinerari saranno resi noti nei prossimi giorni. La compagnia sta continuando a lavorare “per un’applicazione responsabile, puntuale e ben organizzata delle nuove normative e dei protocolli approvati dal Governo italiano per la ripartenza delle crociere”.

La compagnia conferma il prolungamento fino al 30 settembre 2020 della pausa per tutte le altre sue crociere. Costa “si augura che la situazione da ottobre sia tale da poter consentire di poter accogliere anche ospiti di altre nazionalità a bordo delle proprie navi.

 

Protocollo per la flotta

Costa Crociere ha messo a punto per la propria flotta il Costa Safety Protocol. Il protocollo contiene nuove procedure operative, adeguate alle esigenze di risposta alla situazione Covid-19. Le norme sono conformi ai protocolli sanitari definiti dalle autorità italiane ed europee. Il protocollo sarà costantemente aggiornato sulla base della evoluzione dello scenario e delle conoscenze mediche.