Dieselgate, giro di vite del Parlamento Ue: controlli più severi e multe alle case produttrici

Con 585 voti a favore e 77 contrari, il Parlamento europeo ha approvato le Raccomandazioni da inviare al Consiglio e alla Commissione europea contenenti le misure per evitare nuovi casi di Dieselgate dopo quello della Volkswagen che ha ammesso di aver usato un software per eludere i controlli sulle emissioni dei motori diesel.

La proposta del Parlamento Ue

Gli eurodeputati hanno votato una proposta mirata a potenziare i controlli e a consentire a Bruxelles di multare le case produttrici fino a 30.000 euro per auto. Inoltre, i parlamentari hanno votato affinché ci sia una compensazione finanziaria per consumatori colpiti dallo scandalo Dieselgate. Non ha invece ricevuto approvazione un emendamento presentato dai Verdi ed S&D che mirava alla costituzione di un’Agenzia indipendente per la valutazione delle emissioni di anidride carbonica del settore automobilistico.

Una class action contro Volkswagen

Inoltre, per la giornata del 5 aprile è prevista un’udienza presso il Tribunale di Venezia per la class action contro la Volkswagen, la casa automobilistica tedesca che risarcirà i consumatori nordamericani con una cifra che va dai cinque ai diecimila dollari per auto, mentre nulla è previsto per quelli europei.

#PretendiGiustizia

Nel frattempo ha preso il via la campagna #PretendiGiustizia che ha come obiettivo quello di mobilitare contro la Volkswagen i consumatori di Italia, Spagna, Belgio e Portogallo. Nel Bel Paese la campagna è promossa da Altroconsumo che ha ribadito la necessità di “risarcimenti per i proprietari di auto Vw coinvolte negli scandali dieselgate e emissione bugiarde”. In Europa i partner di Altroconsumo sono Ocu in Spagna, Test-Achats in Belgio, e DecoProteste in Portogallo, che insieme rappresentano più di 1 milione di cittadini.