Livatino verso gli altari, conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione

Mafia

Si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione di Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990 ad Agrigento quando aveva appena 38 anni. Negli uffici della Curia, sul tavolo dell’arcivescovo cardinale Francesco Montenegro, c’è ora l’incartamento completo dell’istruttoria del procedimento che potrebbe portare alla beatificazione del magistrato assassinato proprio ad Agrigento. Una notizia che giunge a pochi giorni dal danneggiamento della stele dedicata al giudice.

L’ultima testimonianza

Un paio di giorni fa a Milano, il locale Tribunale Ecclesiastico ha effettuato l'”interrogatorio” dell’ultimo testimone che conobbe il magistrato di Canicattì. Una testimonianza attesa da mesi e per la quale è stato necessario attendere più del previsto. Il “faldone” adesso è chiuso, e nelle prossime settimane il cardinale Montenegro lo porterà personalmente o lo farà consegnare in Vaticano. Tutti i documenti e la ventina di testimonianze raccolte dal Tribunale ecclesiastico di Agrigento, presieduto da don Lillo Argento, tra le quali quelle di una donna guarita da un presunto miracolo e di alcuni avvocati di Agrigento e Canicattì, che nella loro attività professionale hanno avuto modo di confrontarsi con il giudice Livatino, saranno passati al setaccio.

L’iter verso gli altari

A curare la postulazione della Causa di canonizzazione è don Giuseppe Livatino, cugino del magistrato. Entro l’anno il materiale raccolto sarà al vaglio della Congregazione vaticana per le cause dei Santi, per la valutazione finale circa l’eroicità delle virtù del Servo di Dio. Successivamente sarà il prefetto della Congregazione, sulla base delle conclusioni tratte dalle commissioni teologica e scientifica, a proporre al Pontefice la firma del decreto di venerabilità, che permetterà al Servo di Dio di essere destinatario di culto pubblico, nell’attesa di essere proclamato beato. Intanto d’intesa con don Giuseppe Livatino, il Consiglio dell’Ordine dei commercialisti ha deliberato di elargire un contributo economico rivolto a sostenere la causa di beatificazione.