Perché a Canelli San Valentino si festeggia domani e non oggi

In tutto il mondo San Valentino, protettore degli innamorati, viene festeggiato oggi. C'è una sola, significativa, eccezione ed è in Piemonte. La nuova frontiera delle promesse d’amore, riferisce La Stampa, è dolce come un calice di Moscato, ha la forma di un tappo di sughero e si celebra questo fine settimana nella città che delle bollicine fu la patria. Il merito moderno di aver consacrato San Valentino come santo patrono dell'amore è da attribuire a Geoffrey Chaucer, l'autore dei Racconti di Canterbury che alla fine del '300 scrisse, in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia, The Parliament of Fowls, un poema in 700 versi che associa Cupido a San Valentino, che così divenne, chiarisce Focus, il tramite ultraterreno della dimensione dell'Amore cortese.

15 febbraio romantico 

A Canelli, centro del Sud Astigiano noto per i suoi vini e le “cattedrali sotterranee” patrimonio dell’Umanità, San Valentino si festeggia domani (e non oggi), nell’iniziativa “Una Sternìa d’Amore“. L’evento si snoda lungo l'antica via in acciottolato, la Sternìa appunto, che collega il centro con il borgo di Villanuova, dominato dal Castello Gancia. La strada, evidenzia il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, si è arricchita della “Via degli Innamorati“, percorso romantico ispirato ai fidanzatini di Peynet, che nel 1983, in visita alla Distilleria Bocchino, dedicò alla città una piastrella artistica oggi parte di una collezione privata. Lungo la via romantica, si incontrano opere d’arte ispirate all’amore, realizzate dagli scultori e pittori astigiani Dedo Roggero Fossati, Massimo Berruti, Antonio Catalano e Gian Carlo Ferraris.

Cattedrali sotterranee

“Alle opere d'arte ispirate all'amore, nei prossimi mesi si aggiungeranno altre creazioni. Vogliamo rendere la Sternìa cuore storico della città”, spiega alla Stampa dice Giovanni Bocchino, assessore alle Manifestazioni del Comune di Canelli. Da scoprire, a Canelli, ci sono anche le “cattedrali sotterranee” delle cantine storiche Bosca, Coppo, Contratto e Gancia (aperte su appuntamento, info: www.canellieventi.it, nella sezione Cosa vedere a Canelli), dalle quali una ventina di anni fa partì l’idea della candidatura all’Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Sono maestose gallerie ipogee scavate nel tufo che, da quasi due secoli, custodiscono le bottiglie di Metodo Classico nel loro lungo processo di affinamento, precisa La Stampa. Domani, ad accompagnare la passeggiata ci sarà Nespolo Lo Giullare, figura a metà tra la commedia dell'arte e il teatro popolare che scorterà gli innamorati fino alla terrazza panoramica dove si gode una suggestiva vista sulle colline del Moscato, nel cuore dei Paesaggi Vitivinicoli tutelati dall’Unesco. Sul belvedere, si potrà brindare con il Moscato Canelli, a ritmo delle canzoni d’amore di Simone Poncino e Francesco Bordino.

Quadro spumeggiante

“Si sa che l’amore, come la nostra via degli innamorati, è un percorso in salita, ma chi arriva in cima sarà premiato dalla dolcezza di un calice di Moscato Canelli, godendosi dall’alto il panorama come un quadro spumeggiante”, puntualizza alla Stampa l’assessore. Quindi, dimenticate i lucchetti sui ponti. La nuova frontiera delle promesse d’amore ha la forma di un tappo di sughero, l’ispirazione di Raymond Peynet e un’ambientazione firmata Unesco. Succede a Canelli, culla dello spumante italiano nato a inizio Ottocento quando un gruppo di brillanti imprenditori locali si accorse che le uve del Moscato avevano caratteristiche simili a quelle dello champagne e potevano essere usate per produrre un vino altrettanto pregiato, ricostruisce La Stampa. Grazie alla fermentazione naturale, non aveva bisogno di zuccheri e poteva essere trasportato facilmente, facendo felici palato e cuore dell’aristocrazia europea (e non solo) rimasta a bocca asciutta dalla limitata produzione di champagne, insufficiente rispetto alla domanda.

Ispirazione per gli artisti

Nel vecchio borgo monferrino, circondato da un paesaggio talmente bello da essere finito tra i Patrimoni dell’Umanità, una stradina acciottolata conosciuta come Sternìa (in dialetto “sentiero”) si insinua fra le case. Da quando è stata ribattezzata “Via degli innamorati”, è stata percorsa da migliaia di visitatori che hanno seguito le tappe scandite da opere di artisti locali ispirate al vino per giungere al punto più alto del paese. Lassù, dove lo sguardo corre sui vigneti, il Belvedere Unesco che domina i tetti di Canelli è il luogo più romantico per una dichiarazione d’amore. Il sentiero è un tributo a Raymond Peynet, l’illustratore francese reso immortale dai suoi amoureux. Abbozzati per la prima volta su una panchina di Valence, dal 1943 il violinista dai capelli lunghi e la sua ragazza sono stati riprodotti su libri, cartoline, quadri, francobolli, persino in una serie di bambole Lenci di cui non restano esemplari.

La mostra da cui tutto iniziò

A Canelli, evidenzia La Stampa, Peynet arrivò nell’ottobre del 1983 per inaugurare una mostra di sue illustrazioni presso le distillerie Bocchino. Le cronache ricordano che per tutto il suo soggiorno firmò autografi e regalò piccoli disegni dei suoi innamoratini. Si racconta anche che, salendo nel borgo alto, rimase colpito dalla bellezza della Sternìa. Per San Valentino, il borgo astigiano aggiunge alla narrazione romantica un tocco frizzante. Si chiama “Canelli Sparkling Love” ed è un’opera in divenire che cresce con le loro promesse d’amore dei visitatori. Sui pannelli collocati fra le vie della città è possibile incastonare i caratteristici tappi a fungo che chiudono le bottiglie di spumante. Prima di inserirli nell’installazione, saranno personalizzati con un nome o un messaggio speciale.

Calici di spumante

I tappi “sparkling love”, in vendita tutto l’anno presso l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana (5 euro a coppia con due calici di spumante), vengono distribuiti gratuitamente nel weekend dopo San Valentino. Per concludere l’esperienza, niente di meglio di una visita alle storiche case spumantiere di Canelli. Nelle cantine di Bosca, Gancia, Coppa e Contratto, conosciute come “cattedrali sotterranee” e visitabili su prenotazione, riposa lo spumante metodo classico che è diventato una delle eccellenze italiane più note al mondo. Gli innamorati, puntualizza La Stampa,  possono diventare protagonisti del rituale dei tappi “a fungo”, quelli utilizzati per lo spumante, da incastonare, dopo aver inciso i propri nomi, nell’istallazione “Canelli Sparkling Love”, sulla terrazza panoramica .Sorta di rivisitazione locale dei lucchetti di Ponte Milvio, i tappi “sparkling love” si possono ritirare, in omaggio, all’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, da dove parte l’enopasseggiata romantica