Le buone notizie al tempo del coronavirus

Il commissario per l'emergenza, Angelo Borrelli, lo ha detto in conferenza stampa: “Non alimentare fake news”. Perché, a guardare dall'altra parte dell'emergenza da nuovo coronavirus, non mancano le buone notizie. Come il bebè appena nato da una partoriente positiva al test e che, invece, è risultato negativo. Il lieto responso è stato comunicato dall'assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Sergio Venturi. Questi ha anche aggiornato sul numero dei contagiati nella regione: 47, di cui solo tre in terapia intensiva. A Cesena, date le scuole chiuse in tutta la regione, l'Amministrazione comunale si è attivata per distribuire i generi alimentari nelle dispense scolastiche ai più bisognosi e alle famiglie povere: “Tutte le scorte sono state consegnate alla Caritas di Cesena e agli alloggi sociali gestiti da Asp Cesena Valle Savio evitando così spreco di alimenti” ha dichiarato il sindaco della città, Enzo Lattuca. 

Bar e guarigioni

Da questa sera le saracinesche nei bari di Milano e di tutta la Lombardia restano alzate anche dopo le 18. Lo ha annunciato la Regione Lombardia, che ha disposto questa misura con la sola restrizione del servizio ai tavoli, adeguatamente assistito dal personale al bancone e, in aggiunta, il rispetto del vincolo del numero massimo di coperti previsto dall'esercizio. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Protezione Civile, sui circa 10mila tamponi eseguiti dal personale sanitario, solo il 4% è risultato positivo. I due turisti cinesi che il 30 gennaio scorso sono stati ricoverati all'Istituto Lazzaro Spallanzani perché positivi al test, sono guariti, così come il ragazzo italiano rientrato da Wuhan e ricoverato anche lui nel medesimo Reparto Malattie Infettive. 

Ceneri “virtuali”

Il coronavirus non ferma la Quaresima per i cattolici italiani. In Lombardia, Liguria e nelle regioni attenzionate, le Messe e il Catechismo vengono impartiti online. Anche in Emilia-Romagna, quasi tutte le diocesi hanno organizzato dirette televisive o streaming delle Sante Messe, per evitare situazioni di sovraffollamento. La Chiesa italiana si adegua alle disposizioni del Governo, e invita i fedeli a partecipare alla Messa nelle proprie case, con tutti i sussidi possibili. A Bologna, dopo la Messa in Cattedrale a porte chiuse, il card. Matteo Zuppi si è recato al Santuario di San Luca pregando “a distanza”. In Emilia-Romagna è, inoltre, consentita, per chi volesse, un'imposizione delle ceneri individuale. Il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha chiesto alla Diocesi di far suonare la distesa le campane, affinché i fedeli sentano la vicinanza dei pastori in questo momento.