G20: Amburgo si trasforma in campo di battaglia, 111 poliziotti feriti

Notte di follia e scontri ad Amburgo, sede del G20. Il bollettino per il momento parla di 111 poliziotti feriti, mentre non è ancora chiaro il numero degli infortunati tra i manifestanti. Di certo c’è che nuovi tafferugli si sono verificati questa mattina, costringendo le forze dell’ordine a disperdere la folla con gli idranti.

Manifestanti e forze dell’ordine si sono scontrati nel pomeriggio, trasformando la città sull’Elba in un campo di battaglia. La polizia in assetto anti sommossa ha presidiato la zona del mercato del pesce, dove è partita la marcia. Poi la situazione è degenerata quando alcuni dimostranti hanno lanciato oggetti, mattoni e bottiglie contro le forze dell’ordine, che a quel punto hanno fatto uso di idranti e spray urticanti per disperderli. La polizia ha precisato di avere ripetutamente chiesto ad un gruppo di irriducibili manifestanti anticapitalisti di togliersi le maschere senza però riuscirci e ha poi deciso di separare il gruppo in questione dalle altre migliaia di dimostranti con gli idranti.

Gli organizzatori del corteo hanno deciso di sospendere la manifestazione dopo gli scontri. Alcune persone sono state fermate, mentre personale medico ha prestato soccorso in strada ad alcune persone. Notevoli i danni alla città, con vetrine rotte e atti incendiari: un’auto è stata data alle fiamme. Secondo media tedeschi, c’è stata un’irruzione sui binari della stazione centrale che ha provocato il ritardo di un treno.

Complessivamente sono almeno 50 le manifestazioni annunciate per il summit, con almeno centomila manifestanti attesi. Di questi, ottomila sono ritenuti potenzialmente violenti, soprattutto gli autonomi di sinistra provenienti da Italia e Grecia.

La città anseatica, con il suo grande porto, fa fronte a questa sfida con 20 mila addetti alla sicurezza, 15 mila agenti di polizia locali, 3.800 federali e 2.500 dell’Anticrimine. Rigoroso il divieto di sorvolare la città: se i dissidenti dovessero ricorrere ai droni, questi sarebbero intercettati e riportati a terra. La metropoli dell’Elba è una delle poche città (le altre sono Berlino e Monaco) in grado di ospitare un summit di questa portata, dove oltre ai leader mondiali sono in arrivo fra oggi e domani 6.500 delegati di 36 delegazioni e 4.800 giornalisti.

È la Zeit a rivelare dove alloggeranno i presidenti: Angela Merkel nel notissimo Atlantic, istituzione della città. L’Arabia Saudita ha prenotato il Vier Jahreszeiten e il Westin alla Elbphilarmonie. Vladimir Putin pernotta al Park Hyatt, Erdogan al Sofitel. Solo Donald Trump non ha un albergo: con Melania dormirà nella residenza per gli ospiti del Senato di Amburgo. Secondo alcuni rumor, sarebbe dovuto alla circostanza che, nel cambio di presidenza negli Usa, il tentativo di prenotare sarebbe stato fatto troppo tardi.