Dpcm, novità dal 16 gennaio: nuovi criteri per le zone rosse

Lunedì il vertice fra Boccia, Anci e Province: attesa una soglia più bassa per l'ingresso in zona rossa. Il Dpcm in vigore il 16 del mese

Dpcm

Lunedì mattina inizierà la discussione che determinerà le settimane dopo le festività. Il nuovo Dpcm è atteso per il 16 gennaio e l’andazzo generale, considerando il valore del tasso di positività e le necessità dovute alla ripresa, sembra orientare le scelte del governo verso qualche giro di vite. L’incontro, fissato per le 10.30, vedrà la presenza del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e dei rappresentanti di Anci e Upi. In videoconferenza parteciperà anche il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Dpcm, verso il giro di vite

Per il momento, l’idea resta quella di una nuova direttiva riguardo l’ingresso nelle fasce di rischio. Ad esempio, se l’incidenza settimanale dovesse superare i 250 casi ogni 100 mila abitanti, scatterebbe automaticamente la zona rossa. La media nazionale, al momento, si aggira fra i 150 e i 170 casi. Una tendenza quindi al rialzo che andrà contenuta con misure restrittive più severe rispetto a qualche mese fa. Questo anche tenendo presente che la media ideale per ritenere l’andamento sotto controllo è di 50 casi.

La lettera delle Regioni arancioni

Sono cinque le Regioni che, a partire da lunedì, entreranno nella zona arancione: Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia. Le stesse che, con una lettera al governo, hanno chiesto di “fornire doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e la loro quantificazione”. L’obiettivo è scongiurare “ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”.

Ipotesi weekend arancioni

Al momento, sembra confermata la soluzione dei weekend arancioni, da applicare anche nelle Regioni in fascia gialla, con facoltà di spostarsi sia nel proprio comune che nella propria regione. Per quanto riguarda le visite ai parenti, potrebbero restare in vigore le regole di Natale, ossia una volta al giorno in non più di due persone con minori di 14 anni al seguito.