Gentiloni ad Arquata: “Zone franche? Se si può fare di più siamo pronti a parlarne”

Una visita attesa quella del premier Paolo Gentiloni ad Arquata del Tronto, a distanza di poco più di un mese da quella effettuata ad Accumoli e a una decina di giorni da quella del Capo di Stato Mattarella. A ormai quasi un anno esatto dal sisma del Centro Italia, il presidente del Consiglio ha effettuato un sopralluogo nel centro marchigiano, fra i più colpiti dal terremoto, visitando il complesso di 16 casette della frazione di Piedilama, recentemente consegnato, intrattenendosi con il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano. Nelle ultime ore, però, il fronte della polemica legato alla ricostruzione si è allargato alla tax area, specie dopo le recenti parole in merito del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il quale ha fortemente criticato l’atteggiamento del governo. A tal proposito, dopo il Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, si è espresso anche lo stesso Gentiloni: “Sulle zone franche abbiamo un impianto legislativo solido e l’impegno economico e finanziario più rilevante che ci sia mai stato nella ricostruzione di questi decenni in Italia. Non è stato fatto nulla di diverso di quello che è contenuto nella legge”.

Gentiloni: “Aperti alle obiezioni”

Il presidente del Consiglio ha proseguito sul tema, specificando che “se ci sono obiezioni siamo sempre aperti per valutare le osservazioni. Se si può fare di più siamo sempre disponibili a parlarne, con Pirozzi, che merita il nostro consenso e supporto, e con tutti i sindaci. Non posso escludere che ci siano difficoltà, perché sarei un pazzo, siamo di fronte a un compito enorme ma abbiamo un buon impianto, risorse economiche necessarie e l’impegno di tutti. Penso che ce la possiamo fare”. Infine, ha concluso, “nella legge è tutto chiaro, ma se ci sono cose da aggiustare le aggiustiamo”.

“Impegno del governo è fare meglio”

Un punto caldo che, al pari di Amatrice, ha interessato anche le zone di Arquata, delle quali ha parlato il sindaco Stefano Petrucci: “Noi del cratere ci aspettavamo qualcosa di più, avevamo chiesto la no tax area per chi aveva le zone rosse, per cui potevamo ottenere l’esenzione totale. Ma così non è stato”. Riferendosi a un colloquio avvenuto proprio con Errani, il primo cittadino ha riportato il commento del commissario straordinario, il quale ha affermato che, al momento, “più di questo non potevamo fare”. Per quanto riguarda il capitolo macerie, nella zona di Arquata sono presenti ancora 500mila tonnellate di materiale da rimuovere, a fronte delle 60mila rimosse: “Le visite in queste zone – ha detto Gentiloni – sono l’occasione per esprimere solidarietà ai sindaci e per cercare di rendersi conto dei problemi ed esercitare la pressione necessaria… L’impegno del governo è quello di spingere il più possibile per fare più velocemente e meglio”.