Zimbabwe, stop alla tratta dei mercanti di carne umana

Le religiose in prima linea nell’assistere le vittime della tratta di donne e ragazze

Sos tratta. Suor McLaughlin racconta Fides che l’African Forum for Catholic Social Teaching assiste le donne e le ragazze colpite dalla tratta di esseri umani. Le aiuta con la consulenza, riunendole alle loro famiglie. E persino aiutandole ad avviare progetti di auto-aiuto. “La tratta di esseri umani sta distruggendo la vita di molte persone, in particolare ragazze e giovani donne- spiega la religiosa-. Pertanto, è necessario uno sforzo collettivo per combatterla”. La pandemia Covid-19, tuttavia, sta avendo un impatto sull’assistenza offerta dalla Chiesa.

La tratta in pandemia

Le vittime della tratta di esseri umani purtroppo non possono ricevere consulenza. Né avere l’interazione personale faccia a faccia di cui godevano in precedenza. E molte di loro hanno perduto i mezzi di sussistenza. Le suore hanno adottato nuovi modi per fornire la necessaria consulenza. Comunicando con le giovani donne tramite WhatsApp, e-mail, messaggi di testo e telefonate. Sono più di 40 milioni le persone vittime della tratta a livello globale. Di cui 24,9 milioni costrette alla schiavitù e 15,4 milioni al matrimonio forzato. Ciò secondo le più recenti stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro.

Crisi urgente

La tratta di esseri umani in Africa, riferisce l’agenzia missionaria vaticana, è una crisi urgente e donne e bambini sono particolarmente a rischio. Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, le persone possono essere trafficate in vari modi. E cioè all’interno dei propri Paesi, nei Paesi vicini e in altri continenti. Ai fini di sfruttamento sessuale, schiavitù sessuale, matrimonio forzato, schiavitù domestica e varie forme di lavoro forzato.