YouTube contro i deepfake: la decisione del colosso

Regolare i contenuti realizzati con software di intelligenza artificiale: la decisione della piattaforma di Alphabet

Foto di Sam McGhee su Unsplash

YouTube vuole regolare i contenuti realizzati con software di intelligenza artificiale e per fare questo intende introdurre delle nuove regole. Ecco cosa è stato deciso.

YouTube contro i deepfake

Nel corso dei prossimi mesi, YouTube introdurrà delle nuove norme con cui intende regolare i contenuti realizzati grazie a software di intelligenza artificiale. La piattaforma, parte del gruppo Alphabet, spiega che presto i creatori dovranno indicare se il filmato che hanno caricato è stato generato interamente o anche solo in parte dall’IA. La mossa dovrebbe rendere più trasparente la fruizione di video che riprendono personaggi, spesso famosi, mentre eseguono azioni o esprimono concetti mai detti, creati ad-hoc con l’intelligenza artificiale. Negli ultimi tempi, attori come Tom Hanks e Scarlett Johanss hanno intentato cause contro software di IA che avevano sfruttato i loro volti e voci per realizzare spot pubblicitari, senza permesso. La novità potrebbe segnare un passo importante verso la tutela del copyright e il suo rapporto con l’IA. Da parte degli spettatori, YouTube inserire al lato del video un’etichetta che ne contraddistingue il carattere “artificioso” in quanto a produzione. Sempre sul fronte di deepfake, contenuti che sovrappongono immagini reali a elementi digitali, spesso creati con l’IA, YouTube permetterà agli utenti il cui viso o timbro è stato usato in filmati non autorizzati, di richiederne la rimozione. Tali verranno valutate caso per caso e potrebbero anche non essere esaudite se il filmato in questione contiene parodie o elementi di satira e non un intento volutamente fuorviante. A seguito di un avviso da parte dell’azienda, l’utente che ha caricato il video lesivo dovrà indicare la provenienza e l’eventuale uso dell’intelligenza artificiale. Se non lo fa, rischia di vedere il contenuto rimosso e, in casi estremi, la sospensione dell’account YouTube.

Fonte Ansa