“Il wahabismo va proibito”

“Noi dobbiamo proibire questa ideologia, poiché essa diffonde l’odio reciproco tra gli uomini; le nostre leggi in realtà non condannano le ideologie, ma possono fermare le associazioni che da esse traggono ispirazione”. Così il presidente dell’Amministrazione Religiosa dei musulmani del Tatarstan, il muftì Kamil Samigullin, a proposito del wahabismo nel corso del Consiglio Interreligioso di Russia, riunito il 27 marzo scorso. Il suo intervento – come riferisce AsiaNews – ha ispirato la richiesta del Consiglio alle autorità statali dichiarare le associazioni musulmane wahhabite come estremiste, e quindi di chiuderle per legge.

“Nel nostro Paese – ha proseguito Samigullin – i wahabiti hanno molte strutture dai profili diversi, che si evolvono e crescono in continuazione; condannando per legge il wahabismo si potrebbe almeno complicare di molto la loro attività, soprattutto diminuendo il flusso di persone che vengono arruolate nel sottosuolo terrorista”.

Al Consiglio, sotto la presidenza del metropolita Ilarion (Alfeev), capo del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa – prosegue AsiaNews – hanno preso parte diversi alti esponenti del Patriarcato stesso, come il metropolita di Kazan e del Tatarstan Feofan (Ashurkov), il capo del Dipartimento per i rapporti con la società e i mezzi d’informazione Vladimir Legojda e la direttrice del Servizio giuridico patriarcale, la badessa Ksenja (Chernega). Oltre al muftì del Tatarstan Samigullin, i musulmani erano rappresentati dal muftì del Bashkortostan (l’altra repubblica dei tatari) Muhammad Tadzhuddinov, dal rappresentante dei musulmani di Mosca, l’imam Shafig Pshikhachev e dal rettore dell’università islamica di Russia Artur Suleimanov. Erano presenti inoltre il Rabbino capo di Russia, Adolf Shayevich, diversi esponenti politici e accademici, membri delle forze dell’ordine e imprenditori impegnati nelle relazioni interconfessionali a vari livelli.

Nell’intervento iniziale, il metropolita Ilarion ha ricordato che “nelle condizioni di elevata minaccia terroristica è importante il coordinamento degli sforzi delle comunità religiose. Questo riguarda soprattutto quelle regioni dove è più alto il pericolo della deriva estremistica, che va sradicata a tutti i livelli, programmando anche azioni profilattiche ad ampio raggio di tale fenomeno… dobbiamo imparare a smascherare e rendere innocue le forze sataniche, prima ancora che possano compiere le loro azioni malvagie”.

Il wahabismo è una branchia dell'Islam sunnita nata nel XVIII secolo tra le sabbie del Golfo. Essa dà un'interpretazione molto rigida dei precetti religiosi, basata su un'interpretazione letteralista del Corano. Il wahabismo è la religione ufficiale dell'Arabia Saudita.