Preghiera per la pace: si liberino gli ostaggi e non si versi altro sangue innocente

È per oggi, martedì 17 ottobre, l’invito della Chiesa e del Papa "ad unirsi alla Chiesa in Terra Santa e a dedicare la giornata "alla preghiera e al digiuno"

Foto di Rodolfo Quevenco da Pixabay

L’invito a pregare e a digiunare per la pace nella giornata di oggi, martedì 17: “La preghiera – ha detto il Papa – è la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo e della guerra”.

Preghiera per la pace: si liberino gli ostaggi e non si versi altro sangue innocente

È per oggi, martedì 17 ottobre, l’invito della Chiesa “ad unirsi alla Chiesa in Terra Santa e a dedicare la giornata “alla preghiera e al digiuno”. Papa Francesco lo ha rivolto a “tutti i credenti” rimarcando che “la preghiera è la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo e della guerra”. Continuando, ha assicurato, “a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina”, il Pontefice ha auspicato “la liberazione degli ostaggi” e “che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto”, con un rinnovato appello affinché “si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza, dov’è urgente e necessario garantire corridoi umanitari e soccorrere tutta la popolazione”.

“Già sono morti moltissimi” ha osservato il vescovo di Roma, implorando che “non si versi altro sangue innocente: non solo in Terra Santa, anche in Ucraina o in qualsiasi altro luogo”. Una preoccupazione estesa poi pure alla “crisi nel Nagorno-Karabakh. Oltre che la situazione umanitaria degli sfollati, che è grave”, per Francesco è importante la “protezione dei monasteri e dei luoghi di culto della regione” che vanno “rispettati e tutelati come parte della cultura locale”.

Fonte: Osservatore Romano