Kiev, visita a sorpresa di Yoko Kamikawa

La ministra degli Esteri del Giappone incontra l'omologo ucraino: ribadito il sostegno nipponico alla causa ucraina

Giapponese
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La ministra degli Esteri giapponese, Yoko Kamikawa, si è recata a Kiev per una visita di sostegno alla causa ucraina. Incontro con l’omologo Dmytro Kuleba per ribadire l’appoggio del Giappone all’Ucraina. Nel frattempo, il governo ucraino è preoccupato per i rischi di rallentamento nel procedimento di adesione all’Unione europea.

Giappone, Kamikawa a Kiev

La ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa è oggi in Ucraina per una visita a sorpresa, per assicurare il continuo sostegno di Tokyo a Kiev nella guerra contro la Russia.

Lo ha annunciato il governo nipponico, spiegando che la Kamikawa incontrerà il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba. Il Ministero degli Esteri giapponese afferma che “Kamikawa ribadirà ancora una volta alla parte ucraina come la politica coerente del Giappone di sostenere e sostenere l’Ucraina rimanga invariata anche di fronte all’attuale grave situazione internazionale”. La ministra ribadirà a Kiev “che il Giappone dimostrerà con forza il suo impegno per la ripresa e la ricostruzione” del Paese europeo “nell’ambito di uno stretto partenariato pubblico-privato ospitando la Conferenza Giappone-Ucraina il 19 febbraio, con la partecipazione in presenza del premier ucraino Denys Denys Shmyhal”.

Sforzi per la pace

“Kamikawa sarà impegnata in una discussione sincera con i partner ucraini sugli sforzi per raggiungere una pace giusta e duratura”, si legge la nota del dicastero nipponico. La ministra, conclude il comunicato di Tokyo, “dimostrerà la determinazione del Giappone a sostenere l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto dalla prospettiva che cambiamenti unilaterali allo status quo con la forza, come l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, non possono essere accettati”.

Il “caso” Michel

L’annuncio di una candidatura del presidente del Consiglio europeo Charles Michel alle prossime elezioni preoccupa Kiev. Se eletto, Michel entrerebbe in carica al Parlamento europeo a metà luglio. I leader dell’Ue dovranno quindi nominare rapidamente un successore per il suo posto vacante nel Consiglio europeo. Dato che l’Ungheria assumerà la presidenza di turno del Consiglio proprio a luglio – evidenziano oggi diversi media ucraini -, il primo ministro ungherese Viktor Orban potrebbe ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio europeo se i membri dell’Ue non raggiungessero rapidamente un accordo su un altro candidato.

Rischio tensioni

Le tensioni tra Ue e Ungheria sul sostegno all’Ucraina sono aumentate di intensità nell’ultimo anno. Come sostituto di Michel, “Orban – scrive il Kyiv Independent – causerebbe probabilmente ulteriori conflitti tra i membri della Commissione europea”. Dall’inizio della guerra della Russia in Ucraina l’Ungheria ha ripetutamente ostacolato il sostegno dell’Ue a Kiev, si è opposta alle sanzioni contro Mosca e ora minaccia di contrastare l’aspirazione dell’Ucraina di entrare a far parte dell’Ue.

Fonte: Ansa