Cerere e Venere protagoniste del cielo di febbraio

La Luna esce di scena come regina indiscussa del cielo di gennaio per lasciar posto, a febbraio, al più grande inquilino della fascia degli asteroidi, ovvero Cerere, che apparirà più brillante. Tornerà ad affacciarsi nel cielo anche Venere, e alla fine del mese si potrà ammirare lo scintillio di Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro. Il nostro satellite naturale, dal canto suo, avrà un'attività ridotta: saranno infatti tre, e non quattro, le fasi lunari, senza plenilunio.

Esce la Luna, arriva Cerere

Come riporta l'Ansa, secondo gli esperti dell'Unione astrofili italiani (Uai), febbraio quest'anno sarà un po' stretto a causa della Superluna del 31 gennaio. Il nostro satellite esce dunque di scena per ritornare “fra due mesi con cinque fasi lunari (marzo), mentre febbraio ne avrà solo tre invece delle consuete quattro – dice l'astrofilo Paolo Volpini – Soltanto febbraio può avere tre fasi lunari. L'ultima volta è accaduto nel 2014 e la prossima è prevista nel 2031″.La volta celeste riserverà comunque diversi fenomeni da ammirare. Il 4 febbraio è previsto il passaggio ravvicinato alla Terra del primo asteroide dell'anno, 2002 Aj129, dalle dimensioni comprese fra 500 metri e 1 chilometro; per quanto sia ravvicinato, il nostro pianeta non corre nessun pericolo. Il 5 febbraio sarà poi la volta di Cerere, che sarà alla minima distanza dalla Terra. Per tutta la notte si potrà osservare l'asteroide più massiccio della fascia principale del Sistema Solare al massimo della sua luminosità per quest'anno, con l'aiuto di binocolo o di un piccolo telescopio.

Venere e stelle luminose

Tornerà nuovamente visibile Venere nel cielo notturno, mentre nel cielo del mattino, prima del sorgere del Sole, ecco sfilare in coreto Giove, Marte e Saturno, che sorgeranno uno dopo l'altro. I tre pianeti si potranno ammirare prima dell'alba guardando da Sud a Sud-Est. Infine, il 23 febbraio, si potrà ammirare l'occultazione radente di Aldebaran da parte della Luna. Ciò significa che “un osservatore nel posto giusto della Terra vedrà la stella scintillare, cioè sparire e ricomparire molte volte, mentre passa lungo le montagne e le valli del bordo Nord o Sud della Luna”, prosegue Volpini. Si potrà vedere a occhio nudo e meglio nelle regioni settentrionali. Nuvole permettendo.