Cade nel vano ascensore della Farnesina: morto operaio al Ministero degli Esteri

Oggi si celebra la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro. A livello nazionale le morti bianche sono state 1.221 (più di tre al giorno), in calo rispetto alle 1.270 del 2020

Uguaglianza

Un operaio è morto questa mattina, 28 aprile, dopo essere caduto nel vano di un ascensore nella sede del Ministero degli Esteri, durante lavori di manutenzione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia Trionfale oltre al personale del 118. Sono in corso le operazioni del recupero del corpo è messa in sicurezza dell’area.

Oggi inoltre si celebra la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro.

Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro

Si celebra giovedì 28 aprile la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. Nel mondo muoiono ogni anno due milioni di persone in occasione di lavoro, l’80% per malattie professionali e malsane condizioni di lavoro. I dati sono diffusi dalla Cisl Emilia Centrale. In Italia l’anno scorso sono stati denunciati 555.236 infortuni (74.006 in Emilia-Romagna), contro i 554.340 del 2020 (67.816 in regione). Nel 2021 a Reggio Emilia gli infortuni denunciati sono stati 9.117, in aumento del 7,9% rispetto al 2020 (8.505 infortuni).

A livello nazionale le morti bianche sono state 1.221 (più di tre al giorno), in calo rispetto alle 1.270 del 2020. In Emilia-Romagna nel 2021 si sono contate 110 vittime, contro le 119 del 2020. In provincia di Reggio Emilia l’anno scorso le denunce di infortunio mortale sono state 15 (11 nel 2020). Il dato comprende anche i cosiddetti infortuni in itinere, cioè avvenuti nel tragitto casa-lavoro.

Si continua a morire in particolare nei cantieri edili e nei campi, ma anche nel trasporto, logistica e facchinaggio. Aumentano anche le denunce di malattie professionali, come ad esempio le patologie a carico dell’apparato muscolo scheletrico o dell’udito. L’anno scorso sono state 55.288 a livello nazionale (+22,8% rispetto al 2020), 5.578 in Emilia-Romagna (+34,9%) e 1125 a Reggio Emilia (826 nel 2020): +36,2%.