Torre del Greco, donna aggredita con liquido urticante

L'episodio, risalente a ieri mattina, è avvenuto nella centrale via Vittorio Veneto, ed è stato denunciato ieri sera ai carabinieri

Sarebbe stata avvicinata da una donna alla guida di un’auto e, quando si è accostata alla vettura richiamata da una richiesta della conducente, un’altra donna le ha lanciato sul viso del liquido urticante. È quanto ha denunciato ai carabinieri di Torre del Greco, comune della città metropolitana di Napoli, una donna di 52 anni, che a causa di questo gesto – assai simile nella dinamica ma fortunatamente non nelle conseguenze a quello verificatosi a Napoli – ha riportato, come da referto medico, una “dermatite da caustici con severo edema del volto e dolorosa congiuntivite“, giudicata guaribile in quindici giorni.

Cos’è successo

L’episodio, risalente a ieri mattina, è stato denunciato ieri sera ai militari dell’Arma. La donna ha spiegato di essersi trovata in via Vittorio Veneto, arteria centrale della città vesuviana, quando è stata avvicinata da un’autovettura di colore grigio. All’interno dell’abitacolo vi erano due donne, le quali hanno richiamato la sua attenzione con un gesto. Quando la 52enne si è avvicinata al finestrino della portiera lato conducente, l’altra donna che sedeva sul lato del passeggero le ha scaraventato del liquido sul viso. L’auto si è poi frettolosamente dileguata, mentre la vittima inizialmente non aveva dato peso al gesto, ritenendolo legato all’attività che svolge anche con il Comune – “Mi occupo del recupero di persone disagiate, dei disabili e soprattutto di tutto ciò che riguarda il bullismo tra minori“, ha spiegato ai carabinieri – , prima di avvertire bruciore agli occhi e richiedere dunque l’assistenza medica. La donna ha anche spiegato ai carabinieri che “in relazione all’associazionismo di cui mi occupo, sono oggetto di commenti minatori sui vari social network e di minacce a mezzo telefono, vicende già riferite alla polizia di Stato di Torre del Greco all’inizio di quest’anno” e di non avere riconosciuto le due donne, che indossavano mascherine chirurgiche.