Addio ad Alberto Alesina, economista brillante e docente di Harvard

Ricercatore e studioso dalle idee innovative, contribuì ad alimentare il dibattito sulle più importanti misure di politica monetaria. Aveva 63 anni

Economista fra i più apprezzati, editorialista per alcuni dei più importanti quotidiani italiani, docente dell’Università di Harvard e addirittura più volte accostato, soprattutto negli ultimi anni, al Premio Nobel per l’Economia. Alberto Alesina è scomparso a 63 anni, probabilmente vittima di un arresto cardiaco, mentre assieme assieme a sua moglie stava svolgendo una camminata su un sentiero di montagna negli Stati Uniti, dove viva ormai da molti anni. La notizia è stata resa nota dal collega David Wessel, economista e direttore del Centro Hutchin sulla politica fiscale e monetaria, e confermata in seguito dall’Istituto Bruno Leoni. Una tragedia che porta via una delle menti più brillanti del mondo accademico italiano, che negli Stati Uniti aveva trascorso gran parte dei propri studi e anche della propria vita.

La carriera

Fra i primi studenti ad accedere e a laurearsi al corso di di Discipline Economiche e Sociali dell’Università Bocconi, ottenne nel 1979 ottenne il dottorato di ricerca alla Harvard University, trasferendosi negli Stati Uniti e iniziando da lì la sua carriera universitaria, incentrando in particolare i suoi studi sulla politica economica e sulla cosiddetta “austerità espansiva”, una discussa teoria in cui paragonava le politiche di austerity a una medicina con effetti collaterali, criticando la gestione europea della crisi greca e mostrando scetticismo per la questione “grandi opere” in Italia. Fra i ruoli ricoperti, quello di direttore del Dipartimento di Economia di Harvard, che diresse per tre anni (2003-2006). Membro della Econometric Society e anche dell’American Academy of Art and Sciences, già nel 1990 fu avvicinato al Premio Nobel, a seguito del suo inserimento fra i primi otto economisti mondiali (under 40) di The Economist.

Il ricordo

Nonostante avesse lasciato l’Italia in giovane età, il rapporto con il suo Paese restò fondamentale nel suo lavoro. Fra le sue principali collaborazioni, quella con Il Sole 24 ore e il Corriere della Sera, di cui fu occasionalmente editorialista. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’economista: “Ricordo Alberto Alesina – ha scritto su Twitter il commissario agli Affari economici dell’Ue, Paolo Gentiloni -. I suoi studi e le sue idee hanno arricchito il nostro dibattito economico“.