Aborto: si riaccende il dibattito in Ulster

Sull'onda della vittoria del “Sì” al referendum sull'aborto nella vicina Eire, attivisti nord-irlandesi dell'organizzazione “Rosa” hanno annunciato che in settimana distribuiranno pillole abortive girando il Paese con un pullman: l'obiettivo – riferisce il Guardian – è sollevare il tema e costringere Londra ad estendere la legislazione britannica, approvata nel 1967, anche all'Ulster, dove la fortissima opposizione del Partito unionista (Dup, alleato indispensabile della premier britannica Theresa May per rimanere al governo) ha finora scongiurato la legalizzazione dell'interruzione di gravidanza.

Prudente

May, sottoposta a forti pressioni interne del suo stesso gabinetto e partito, ha sempre evitato di prendere posizione, rifiutandosi di venire incontro alla richiesta delle attiviste. E anche nelle ultime ore, si è limitata a congratularsi su Twitter con il “popolo irlandese per la decisione presa”, senza aggiungere altro. La sua portavoce domenica ha sottolineato che un cambiamento delle norme spetta all'assemblea nord-irlandese che al momento è sospesa dopo il collasso lo scorso gennaio dell'accordo tra le forze cattoliche e protestanti per la condivisione del potere. 

Scontro

All'appello della ministra britannica per le Donne e l'Uguaglianza, Penny Mordaunt, ad ascoltare “la speranza” che proviene da Belfast, è seguita l'iniziativa delle attiviste nord-irlandesi. “Vogliamo sottolineare il fatto che l'Irlanda del Nord è l'unico posto in Europa, a parte Malta, dove c'è un divieto quasi totale dell'aborto”, ha spiegato l'attivista Courtney Robinson. Immediata la reazione dell'associazione anti-abortista “Both Lives Matter“, che ha invocato l'intervento della polizia. “Queste pillole sono illegali quindi sta alle forze dell'ordine fare qualcosa, devono arrestare coloro che le distribuiscono e sequestrarle prima che lo facciano”, ha sostenuto la co-fondatrice Dawn McAvoy.