AL VIA IL COMPLETAMENTO DEL RESTAURO DEL FONTANONE DELLE UCCELLIERE

Tornerà finalmente al suo aspetto tardo cinquecentesco il grande Fontanone delle Uccelliere Farnese, gioiello degli orti farnesiani, voluti dal Cardinale Alessandro, nipote di Paolo III, sulla spianata dei Fori Romani, nel cuore della Roma antica. Il Soprintendente Speciale per l’Area Archeologica di Roma, Francesco Prosperetti, ha infatti annunciato il riavvio dei lavori di restauro grazie a un nuovo investimento di 300 mila euro provenienti dalla Soprintendenza e mezzo milione di dollari in arrivo dal World Monuments Fund con American Express. Il restauro riguarderà l’ultima scala mancante e il completamento della superficie esterna delle facciate e del Fontanone. Tempi previsti, un anno, contando la pausa invernale.

L’uccelliere dei Farnese è l’(ex) meraviglia dove svolazzavano specie rare ed esotiche sotto grandi reti a pagoda, reti che dovrebbero essere ripristinate in maniera quanto più simili all’originale possibile. Non è ancora chiaro cosa diventeranno in futuro (“Forse un caffè letterario, dove però l’aggettivo letterario prevarrà sul caffè”, dicono in soprintendenza). Ma stavolta i lavori di restauro (in corso da tempo in tutta l’area) finiranno davvero.

“Attualmente è stato portato a termine un primo intervento di restauro delle Uccelliere – è stato detto martedì scorso – ma circoscritto ai più impellenti fattori di degrado e ai fronti verso il Foro. In conseguenza della prolungata mancanza di manutenzione, le superfici architettoniche delle Uccelliere mostrano un diffuso stato di degrado, caratterizzato dalla disgregazione degli stucchi, da erosione, perdite, crescita di microrganismi e di una vegetazione invasiva. Di fatto, il sito è caratterizzato da un’estensione limitata, priva delle complessità di altre parti del complesso farnesiano, strutturalmente associate con la Domus Tiberiana. Questa peculiarità lo rende un oggetto ideale per un intervento completo, separato dal contesto, che può dimostrare il potenziale insito nella conservazione e nel miglioramento di questo esempio unico di giardino rinascimentale”.