Perché Musk vuole trasformare Twitter in una super-app

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I primi 10 giorni di Elon Musk alla guida di Twitter fecero dimenticare agli iscritti molti dei vecchi problemi del sito di microblogging. Dopo aver licenziato metà dei circa 3.700 dipendenti di Twitter, aver lasciato a casa i massimi dirigenti dell’azienda “per giusta causa” e sciolto il consiglio di amministrazione diventando amministratore unico di Twitter, aver invitato i “rimasti” a lavorare 12 ore al giorno e nei fine settimana per apportare le modifiche al social, aver visto grandi inserzionisti ritirare gli annunci da Twitter per la preoccupazione dell’allentamento delle politiche di moderazione dei contenuti, aver offerto lo strumento di verifica di Twitter a 8 dollari al mese, aver sospeso tutte le modifiche alla politica di verifica dell’utente fino a dopo le elezioni statunitensi dell’8 novembre, le comunicazioni ai leader politici che politiche come la sospensione dell’account dell’ex presidente Trump non saranno annullate fino a quando non saranno riviste da un nuovo comitato consultivo nelle prossime settimane… l’uomo più ricco del mondo completò il suo acquisto da 44 miliardi di dollari, rispettando la scadenza imposta per evitare un processo in una causa intentata da Twitter, dopo che lo stesso Musk cercò di ritirarsi dall’accordo firmato ad aprile dell’anno scorso.

Da quando assunse la proprietà, annunciò che Twitter avrebbe sospeso definitivamente gli account “che si fossero dilettati a cambiare i propri dati senza inserire chiaramente la dicitura ‘parodia’ in ogni messaggio incriminato”, dopo che molti utenti cambiarono i nomi dei loro account in “Elon Musk”, per protestare contro i suoi piani di addebitare 8 dollari al mese per il segno di spunta blu, che indica che il servizio ha verificato l’identità del proprietario. Come detto prima, secondo quanto riferito, i dipendenti che non furono licenziati, vennero istruiti dai manager a lavorare 12 ore al giorno, sette giorni alla settimana, per revisionare il sistema di verifica di Twitter in una settimana, così come richiesto da Musk. Inoltre, l’uomo più ricco al mondo chiese a circa 50 dipendenti di Tesla, azienda automobilistica di sua proprietà, di rivedere il codice del software di Twitter, nonostante l’azienda produttrice di veicoli elettrici fosse una società separata e quotata in borsa. Il giorno in cui Musk ha completato l’acquisizione di Twitter, promise agli inserzionisti di Twitter che si sarebbe assicurato che la piattaforma fosse “calda e accogliente per tutti”, non “un inferno gratuito dove si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze”. I grandi inserzionisti che utilizzano Twitter principalmente per promuovere i propri marchi, piuttosto che per commercializzare i prodotti (tra cui General Motors Company, General Mills e Mondelez, si dimostrarono preoccupati per l’acquisizione di Twitter da parte di Musk sin dall’inizio, sulla base dei suoi piani per tagliare il personale e delle dichiarazioni passate che davano priorità alla libertà di parola rispetto alla moderazione dei contenuti.

Il 2 novembre 2022, Musk incontrò i leader di diversi gruppi politici, twittando in seguito di aver spiegato loro “come Twitter continuerà a combattere l’odio e le molestie e ad applicare le sue politiche di integrità elettorale”. Ma, nonostante tutte queste azioni, già dopo qualche ora l’uso di termini razzisti su Twitter aumentò, tanto che Yoel Roth, responsabile della sicurezza e dell’integrità di Twitter, dichiarò che “un piccolo numero di account ha pubblicato una tonnellata di tweet che includono insulti e altri termini dispregiativi”. Più o meno nello stesso periodo, Twitter fu inondato di tweet antisemiti, fra cui quelli dei sostenitori del rapper Ye, un amico di Musk noto anche come Kanye West, il cui account fu temporaneamente sospeso per i tweet sugli “ebrei”, così come dalla star del basket professionista, Kyrie Irving, sospeso dai Brooklyn Nets per essersi rifiutato di scusarsi per aver twittato un link a un film antisemita.

La gestione di Twitter da parte di Musk fu ampiamente descritta dai media come l’inizio del “caos”, guadagnandosi analogie poco lusinghiere con Trump. Ma le cose, poi, sono cambiate! Ora Musk ha messo in ombra i suoi impegni a migliorare rapidamente le funzionalità di Twitter, offrendo agli utenti la possibilità di allegare lunghi testi ai tweet, “ponendo fine all’assurdità” degli screenshot, con la allettante “monetizzazione dei creatori per tutte le forme di contenuto”. Ma non solo! L’app, precedentemente nota come Twitter, ha annunciato un cambio di nome alcune settimane fa. “X.com”, questo il nuovo nome e indirizzo Web, reindirizza a Twitter.com. Il quartier generale dell’azienda ora sfoggia una X lampeggiante dove una volta c’era il logo dell’uccellino blu, e il logo dell’app è rappresentato da una “X” negli app store di Apple e Google.

Il rebrand è un altro passo nella trasformazione voluta da Musk: un abbeveratoio online per persone iperconnesse che mira a diventare un’app in grado di fare tutto”, come dichiarato dal nuovo CEO, Linda Yaccarino. “Twitter è stato acquisito da X Corp sia per garantire la libertà di parola sia come accelerante per X, l’app di tutto”, ha dichiarato di recente Elon Musk. “Il nome Twitter aveva senso quando erano solo messaggi di 140 caratteri che andavano avanti e indietro, come il tweet degli uccellini, ma ora puoi pubblicare quasi tutto, comprese diverse ore di video. Nei mesi a venire, aggiungeremo comunicazioni complete e la possibilità per dirigere il tuo intero mondo finanziario”, ha aggiunto.

Musk ha, poi, parlato del suo obiettivo di trasformare Twitter in una cosiddetta super-app, qualcosa di simile al WeChat cinese. Anche se, al momento, non esiste un equivalente americano di un’app del genere, gli esperti del settore immaginano un’app che racchiuderà praticamente tutto ciò che una persona vuole fare online. “I consumatori dell’app possono già fare molte cose diverse sulla piattaforma, che si tratti di ascoltare un podcast, fare acquisti, guardare video”, ha affermato Nii Ahene, chief strategy officer della società di marketing Tinuiti. Se la nuova spinta porterà X verso gli abbonamenti a pagamento (e la cosa avrà successo, in teoria, può diventare una versione più mainstream di Patreon o di altre piattaforme simili”, confida Ahene. “Resta da vedere se tutto ciò avrà un seguito e farà successo. Non è questo il motivo per cui le persone vanno su Twitter oggi, quindi riposizionare l’azienda richiederà tempo e investimenti significativi! E oggi abbiamo davvero un team scheletrico”.

Musk sembra avere una fissazione di lunga data per la lettera X. Nel passato chiamò la sua primissima startup “ X.com”, che diventò PayPal (anche se, secondo quanto riferito, Musk spinse affinché si mantenesse (invano) il nome X, come raccontato dal biografo Walter Isaacson.) Dopo aver acquistato Twitter, Musk avrebbe scritto a Isaacson che era “molto entusiasta di implementare finalmente X.com come si sarebbe dovuto fare, usando Twitter come accelerante!” La lettera X emerge anche negli altri sforzi di Musk, inclusa la sua avventura di esplorazione spaziale, “SpaceX”, la sua app di intelligenza artificiale lanciata di recente, “xAI,” e il “Model X”, uno dei primi modelli della società di auto elettriche Tesla. Musk ha riacquistato la proprietà del dominio “X.com” già sei anni fa e ad aprile ha cambiato formalmente il nome legale di Twitter in X Corp e una decina di giorni fa X.com è stato reindirizzato a Twitter.com.

Per ora, il rebranding della piattaforma è solo un cambio di nome: non sono state introdotte nuove funzionalità, “ma il cambio di nome suggerisce che Musk, probabilmente, manterrà il controllo della società per il prossimo futuro”, ha affermato l’analista di Bloomberg Intelligence Mandeep Singh.

Dopo l’acquisizione di Musk nell’aprile del 2022, alcuni osservatori credevano che il miliardario potesse apportare alcune modifiche a Twitter e consegnarlo rapidamente a un altro proprietario, ha affermato Singh. Ora quell’opzione è fuori discussione. Non credo che ci sia nessun altro potenziale acquirente che lo accetterà ora. Se analizzi ciò che Tesla ha fatto in termini di pubblicità, che è molto poco, capirai che la sua convinzione [di Musk] è che un buon prodotto si venda da solo senza doverlo pubblicizzare. Al contrario, ci sono molti, molti grandi marchi e aziende che spendono milioni di dollari su Twitter e non sono d’accordo su questo”, ha dichiarato Aaron Goldman, chief marketing officer di Mediaocean, un partner pubblicitario di Twitter.

Espandere la portata della piattaforma per includere cose come lo shopping e i contenuti in abbonamento o a pagamento potrebbe effettivamente aiutarla a prosperare a lungo termine, creando diversi flussi di entrate e rendendola meno dipendente dalla disponibilità delle grandi aziende a spendere soldi, hanno detto gli analisti. A breve termine, sviluppare tali capacità richiederebbe un massiccio investimento in personale e infrastrutture. È tutt’altro che chiaro se un’azienda che ha tagliato circa i tre quarti del suo personale ed è ora coinvolta in più cause legali per fatture non pagate possa farcela.
“L’investimento è importante, in termini di infrastruttura cloud: stiamo parlando di 40 miliardi di dollari “, ha affermato Singh. “Twitter, come app autonoma ora non ha l’infrastruttura per diventare un’app tutto!”. Staremo a vedere…