Sesso fra ministri e staff: linea dura di Turnbull

L'Australia risponde allo scandalo della relazione tra il vice premier Barnaby Joyce e un'assistente vietando ogni forma di rapporto sentimentale o sessuale fra esponenti del governo e membri del loro staff. 

Stop alle relazioni

Nel corso di una conferenza stampa convocata d'urgenza, il premier Malcolm Turnbull ha condannato pubblicamente Joyce per aver causato “un dolore terribile e umiliazione” a sua moglie e ai suoi 4 figli, e poi ha reso nota la novità: “Ho aggiunto alle norme (ministeriali) una disposizione chiara e inequivocabile: i ministri, indipendentemente dal fatto che siano sposati o single, non possono avere rapporti sessuali con il personale“. “Non sono qui a fare la morale”, ha aggiunto il leader del Partito Liberale, che poi ha definito “uno scioccante errore di giudizio” quello del suo vice. 

Conservatore di ferro

Joyce, capo del partito Nazionale, è un conservatore che si è più volte speso per difendere il valore della famiglia tradizionale. Sposato dal 1992 con Natalie Abberfield, nel 2017 ha divorziato; e la scorsa settimana è spuntata la sua relazione con la sua ex-addetta stampa, Vikki Campion, 33enne, da cui adesso aspetta un bebè. La relazione. svelata con una foto dell'amante – incinta – sbattuta in prima pagina dal Sydney Daily Telegraph, ha sollevato dubbi anche sulla sua lealtà e correttezza come membro del governo che hanno portato a numerose interrogazioni parlamentari. “Nel 2018 non è accettabile per un ministro avere una relazione sessuale con qualcuno che lavora per lui”, ha proseguito il premier. Da qui, il divieto per tutti i “ministri, a prescindere che siano sposati o meno, di avere relazioni sessuali con lo staff”. 

Problema politico

Joyce si prenderà un congedo la prossima settimana, mentre Turnbull sarà in missione negli Usa: lascerà così le redini del governo nelle mani del ministro degli Esteri, Julie Bishop, e in seconda battuta al presidente del Senato, Mathias Cormann. La pausa servirà a Joyce per “considerare il suo ruolo“, ha sottolineato il premier, che potrebbe anche licenziare il ministro ma rischierebbe di creare una frattura insanabile nella coalizione.