Trullo, casa popolare a una famiglia egiziana: l’estrema destra ne impedisce l’accesso

C’è qualcosa di profondamente sbagliato nella periferia romana che, molto spesso, viene delineato sotto l’espressione “guerra tra poveri”. E’ quello che accade, più frequentemente di quanto si pensi, fra chi tenta, in qualche modo, di portare avanti un progetto di vita nelle più disparate difficoltà sociali ed economiche. E, ancora più spesso, il campo di contesa si sposta sul lato etnico, sulla disputa fra italiano e immigrato, da qualcuno ritenuti diversi, eppure accomunati dalla lotta quotidiana contro le angosce di tutti i giorni. L’ultimo terreno di contesa, è stato il quartiere romano del Trullo, più precisamente in via Montecucco dove, nella giornata del 23 gennaio, si è svolta l’ennesima bagarre estremista, più utile, forse, ad alimentare discordie che a combattere ingiustizie. Da un lato, una giovanissima coppia di romani: 20 anni lui, appena 17 lei, ma già in stato avanzato di gravidanza; dall’altro, una famiglia di 5 persone, di origine egiziana.

Il motivo della disputa? Un appartamento situato in una palazzina della via, dove i due ragazzi vivono ma da occupanti, essendo il locale regolarmente assegnato proprio alla famiglia nordafricana. Terreno fertile per l’intervento dell’estrema destra romana la quale, per una volta, ha riunito diverse bandiere per bloccare l’ingresso nella casa alla famiglia straniera legittima proprietaria, al grido di “prima gli italiani”.

Ingresso bloccato

Così, nello spazio di alcune ore, si è consumata una vicenda dai contorni decisamente drammatici, per entrambe le parti in causa: lo sgombero, effettuato dai Vigili urbani su ordinanza della magistratura e che avrebbe dovuto garantire il “via libera” agli intestatari, ha provocato un malore alla giovane, incinta del sesto mese. Il giorno successivo, alcuni rappresentanti di partiti e movimenti estremisti, hanno preso possesso del locale, facendo rientrare i due ragazzi e impedendo l’accesso alla famiglia egiziana. Un episodio, questo, del tutto simile a quello verificatosi a San Basilio, poco più di un mese fa, quando gli abitanti di via Filottrano sono scesi in strada per bloccare l’assegnazione di una casa popolare a una famiglia marocchina.

I contorni del dramma

Le Forze dell’ordine, intervenute sul posto, hanno preso atto della situazione senza effettuare particolari interventi, mentre gli assegnatari rinunciavano, viste le condizioni, a prender possesso dell’abitazione. Un successo, forse, per l’estrema destra romana che, però, coincide con l’intensificazione di un dramma (quello dell’emergenza abitativa) che, in modi del tutto simili, va a toccare le famiglie meno agiate, indifferentemente dalla loro appartenenza etnica. E, in un contesto come quello della periferia della Capitale, questo accade più che in altri posti, lasciando indefinito il futuro di molte famiglie, romane e non, le quali condividono le medesime incertezze, ma anche le stesse necessità.