Treviso, sequestrati due milioni di euro per una truffa sulle criptovalute

I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Treviso, a seguito di una articolata indagine sulle criptovalute, hanno sottoposto a indagine cinque persone e sequestrato beni per un totale di due milioni di euro.

L’indagine

La Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato beni mobili e immobili per due milioni di euro nell’ambito di un’indagine su New Financial Technology, una società di diritto inglese e sui suoi soci che avrebbero truffato una vasta platea di investitori, promettendo cospicui rendimenti mensili a fronte di investimenti in criptovalute. Nei giorni scorsi erano stati arrestati a Dubai due persone originarie di Treviso.

I sequestri odierni

Le attività odierne sono state disposte per acquisire elementi utili ad accertare responsabilità penali di cinque indagati che hanno rivestito ruoli di direzione operativa. Dagli accertamenti è emerso che una parte degli investimenti dei clienti, 800 mila euro, invece di essere destinata a finalità speculative, è stata usata per consentire a uno degli indagati di acquistare dieci auto di lusso, tutte sottoposte oggi a sequestro. È inoltre emerso che un altro indagato, dopo aver costituito un’azienda vitivinicola, ha usato fondi provenienti dalla società per acquistare immobili e terreni, da adibire alla coltivazione di vitigni pregiati. In questo caso, il sequestro ha colpito non solo i beni immobili (per un valore di oltre 230 mila euro), ma anche disponibilità finanziarie, per quasi 600 mila euro che dovevano essere a breve utilizzate per perfezionare un’ulteriore compravendita immobiliare. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate cospicue somme di denaro trovate nascoste nelle case degli indagati. Lo scorso mese erano stati invece sequestrati otto orologi di lusso, del valore di 350 mila euro, che uno dei principali indagati aveva acquistato, con il denaro degli investitori, e che stava tentando di rimpatriare dalla Svizzera per rivenderli, senza però riuscirci, essendo stato fermato dai finanzieri a Ponte Chiasso.

Fonte: Ansa