Fadda (Apg23): “Restituire la dignità alle vittime di tratta”

Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, a Interris.it: "La Giornata di rifelssione e preghiera contro la tratta di persone ci aiuti a trovare soluzioni per sconfiggere questa piaga"

Matteo Fadda. A destra: Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Com-patire significa sia patire con le vittime di tanta disumanità presente nel mondo, e anche compatire chi commette errore i ingiustizie, non giustificando, ma umanizzando: è questa la certezza che ci insegna lei, umanizzare. Quando noi entriamo nella logica della lotta, della divisione tra noi, dei sentimenti cattivi, uno contro l’altro, perdiamo umanità. E tante volte pensiamo che abbiamo bisogno di umanità, di essere più umani. Più umani. E questo è il lavoro che ci insegna Santa Bakhita: umanizzare, umanizzare noi stessi e umanizzare gli altri”. Sono le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso di un’udienza generale (ottobre 2023) dove ha presentato la storia di Santa Bakhita: nata nel Darfur, è stata ridotta in schiavitù all’età di 7 anni. Fin da piccolissima ha conosciuto violenze e umiliazioni, sofferenze fisiche e morali. Ma non hai perso la speranza: “Da schiava non mi sono mai disperata, perché sentivo una forza misteriosa che mi sosteneva“.

Quel dono che le cambiò la vita

Papa Francesco racconta di quando la Santa ricevette in dono un crocifisso e “guardandolo sperimenta una profonda liberazione interiore”. Diventata cristiana, santa Bakhita si lascia trasformare dalle parole di Gesù: “La sua vita è diventata una parabola esistenziale del perdono” trovando nell’atto del perdonare la ibertà e la gioia. “Bakhita ha potuto vivere il servizio non come una schiavitù, ma come espressione del dono libero di sé. E questo è molto importante: fatta serva involontariamente, è stata venduta come schiava, – sottolinea il Papa – ha poi scelto liberamente di farsi serva, di portare sulle sue spalle i fardelli degli altri“.

La Giornata di riflessione e preghiera contro la tratta di esseri umani

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, è stata istituita la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta. Nell’Angelus dello scorso 4 febbraio, Papa Francesco, salutanto i giovani venuti da tanti Paesi per quest’occasione, ha sottolineato che ancora oggi “tanti fratelli e sorelle vengono ingannati con false promesse e poi sottoposti a sfruttamente e abusi. Uniamoci tutti per constrastare il drammatico fenomeno della tratta di persone umane“.

L’intervista

Per comprendere l’importanza di questa giornata, Interris.it ha intervistato il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata dal Servo di Dio don Oreste Benzi, Matteo Fadda.

Qual è l’importanza di questa giornata?

“Legare la Giornata di riflessione e preghiera contro la tratta alla memoria liturgica di Santa Bakhita è molto importante. Lei, di origini sudanesi, è stata vittima della violenza e della schiavitù. E’ stata beatificata nel suo martirio. Guardando santa Bakhita, non possiamo non pensare alle popolazioni africane, vittime di schiavitù che ancora oggi, purtroppo, esiste ed è sotto gli occhi di tutti. Questa giornata ci può essere d’aiuto per trovare vie sempre più efficaci per lottare contro quest’aberrazione che l’umanità è in grado di produrre. E’ molto significativo che Papa Francesco abbia deciso di istituire una giornata contro la tratta degli esseri umani in concomitanza con la memoria liturgica di santa Bakhita che ha vissuto questo sulla sua pelle”.

La tratta di esseri umani è una piaga che affligge il nostro tempo. Secondo lei, questo fenomeno è ben compreso dalla società?

“Corriamo il rischio di diventare assuefatti da ciò che vediamo, di cadere nell’indifferenza. Siamo quasi ‘addomesticati’ da un certo punto di comunicazione che ci induce a credere che ciò che vediamo non è del tutto vero, che le donne non sono obbligate a prostituirsi, ci viene detto che la prostituzione è il mestiere più antico del mondo. Ci sono diversi stratagemmi perché questo, che è un mercato estremamente florido, possa continuare a vivere sotto gli occhi di tutti. E’ un po’ quel che succede con la guerra, con la violenza sulle donne. Si sminuiscono queste problematiche. Quando gli uomini e le donne di buona volontà, però, incontrano queste sofferenze non riescono più a far finta di niente: quindi si attivano, si riuniscono in rete per combattere la tratta di esseri umani. Quando troviamo il coraggio di approfondire scopriamo che il problema è reale ed è molto più tragico di quanto pensavamo. Non si può sempre minimizzare”.

“Camminare per la dignità. Ascoltare, sognare, agire”: è il tema di questa giornata: come si cammina insieme per la dignità?

“Si cammina insieme rimettento al centro la persona, partendo dall’ascolto e dando opportunità di restituzione di ciò che è stato tolto. Insieme, vuol dire mettersi in dialogo con le istituzioni, conil terzo settore, le realtà associative del territorio… è un lavoro impegnativo su più fronti. Dobbiamo lavorare insieme perché le reti che sfruttano queste donne collaborano fra di loro; quando lo facciamo si riesce a dare una risposta più capillare e più diffusa”.

Santa Bakhita è considerata la santa del “riscatto”. Come riscattare la vita delle tante vittime della tratta di esseri umani?

“L’unica strada è offrire a queste persone le possibilità di vita che sono state loro sottratte, è necessario un lavoro di guarigione interiore – se necessario affiancando dei professionisti -, far crescere relazioni, come Papa Giovanni cerchiamo di offrire una famiglia, ma non siamo solo noi, ci sono reti che cercano di tessere una rete sociale ricostruendo la dignità della persona che è stata devastata, questo quando è possibile. In alcuni casi, purtroppo, le ferite sono così profonde e devastanti che non sono guaribili. Questo va fatto per giustizia, non per carità o generosità”.

Le iniziative dell’Apg23 in occasione della Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone

In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di persone, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha organizzato diversi eventi.

  • A Bari: l’8 febbraio alle ore 20.00, presso il Santuario di Santa Maria della Vetrana di Castellana Grotte, ci sarà una veglia di preghiera.
  • A Verona: l’8 febbraio alle 20.30, la veglia di preghiera si terrà nella Chiesa di San Giacomo Maggiore.
  • A Modena: il 16 febbraio alle ore 19.00 si svolgerà la celebrazione della Santa Messa presso la Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita, a seguire un momento di riflessione.
  • A Piacenza: il 17 febbraio alle ore 17.00 ci si ritroverà in Largo Cesare Battisti per una fiaccolata diretta alla Chiesa di San Francesco, che ospiterà sul suo sagrato una rappresentazione teatrale sul tema della tratta realizzata dalla Compagnia Quarta Parete. Il corteo proseguirà verso piazza Duomo per la santa Messa delle 18.30 presieduta in Cattedrale dal vescovo di Piacenza-Bobbio, monsignor Adriano Cevolotto.