TRAGHETTO AFFONDATO IN CINA, SALE A 18 IL BILANCIO DELLE VITTIME

Sale a 18 vittime accertate e a oltre 430 dispersi il bilancio provvisorio dell’affondamento del traghetto cinese nel fiume Yangtze. Sono solo 14 invece le persone che sono state salvate finora dalle squadre dei soccorritori. A bordo dell’imbarcazione che si è capovolta nella notte tra il 1 e il 2 giugno, c’erano 458 persone, soprattutto molto anziani che stavano facendo una crociera sul fiume cinese.

Dopo 36 ore dalla tragedia i soccorritori hanno deciso di estendere l’aerea delle ricerche a un tratto di fiume lungo 220 chilometri. Le autorità temono una tragedia tra le più gravi degli ultimi decenni, con un bilancio finale delle vittime ben più alto di quello del traghetto sud-coreano affondato nell’aprile dello scorso anno, causando la morte di 304 persone.

Nelle ricerche sono coinvolti quattromila tra soldati, agenti di polizia e vigili del fuoco. Il capitano della nave e il macchinista sono tra le persone tratte in salvo dalle squadre di soccorso, ma sono stati subito fermati dalle forze dell’ordine per essere interrogati sull’incidente. L’imbarcazione infatti è colata a picco in appena due minuti e l’equipaggio non ha avuto neanche il tempo di lanciare la richiesta di aiuto.

Il primo ministro cinese, Li Keqiang, si è immediatamente recato sul luogo della tragedia ed ha chiesto ai responsabili e ai coordinatori delle squadre di soccorso e ricerca di fornire “aggiornamenti regolari e trasparenti” ed ha aggiunto di “prendere tutte le contromisure possibili e correre contro il tempo”.