Traffico di esseri umani: arrestate quattro persone

L'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato agli arresti si è sviluppata attraverso i canali di cooperazione internazionale

migranti
Foto di Aleksey Malinovski su Unsplash

Quattro persone di nazionalità afghana sono state arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in Francia ed in Germania nell’ambito di un’indagine sul traffico di esseri umani. I militari hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Reggio Calabria.

Gli arresti

I quattro afghani sono accusati, a vario titolo, di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria. Tre dei destinatari dei provvedimenti restrittivi sono stati arrestati in Francia, a La Rochelle ed a Marsiglia, ed uno in Germania, ad Hanau. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip distrettuale di Reggio Calabria, Vincenzo Quaranta, erano state chieste dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dal sostituto della Dda Sara Amerio. Nell’ambito della stessa indagine, denominata “Parepidemos“, i carabinieri hanno sequestrato un furgone che sarebbe stato utilizzato per il trasporto dei migranti ed una somma di denaro provento del traffico di esseri umani. L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato agli arresti si è sviluppata attraverso i canali di cooperazione internazionale, con particolare riguardo a Eurojust, sul lato giudiziario, che ha coordinato le attività di indagine a livello europeo, comprese le intercettazioni e le rogatorie internazionali. All’inchiesta ha fornito il proprio contributo anche l’Europol, che ha supportato gli investigatori italiani mettendo a disposizione le banche dati in uso all’Ufficio europeo di polizia. Con i carabinieri, guidati dal colonnello Massimiliano Galasso, he guida il Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, hanno collaborato, in Germania, il Direttorato per la lotta al crimine della Bundespolizei e, in Francia, la Police nationale e le Brigate mobili di ricerca della Direzione centrale della polizia di frontiera di Bordeaux e Marsiglia.

Fonte Ansa