TOR MARANCIA, LA PERIFERIA CHE E’ DIVENTATA MUSEO A CIELO APERTO

Continua il piano del Campidoglio per valorizzare le periferie romane: ora è la volta di Tor Marancia, dove sono state inaugurate 18 opere monumentali realizzate grazie al progetto Big City Life. L’obiettivo è trasformare il quartiere in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti. L’intervento è stato realizzato in 70 giorni da 20 artisti, provenienti da tutto il mondo, utilizzando 756 litri di vernice e 974 bombolette spray. Le opere ricoprono facciate alte 15 metri, per un totale di 2610 metri quadri di spazio pubblico. All’evento erano presenti il sindaco Ignazio Marino, l’assessore capitolino alla Cultura, Giovanna Marinelli, il presidente di Fondazione Roma Emmanuele F.M. Emanuele, il commissario straordinario Ater, Daniel Modigliani, e il presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci.

Il sindaco stesso dichiara che ciò che si può ammirare è un’opera di attenzione alle nuove centralità. Infatti “anche in un bilancio difficile, stiamo cercando di individuare la mission della città”, e continua dicendo che al centro c’è la manutenzione delle strade, degli edifici, e questo potrebbe essere una risorsa per la città: “. Per noi non è storica solo la passeggiata di via dei Fori Imperiali ma è storica anche Tor Marancia”. Conclude Marino dicendo che creare queste nuove centralità possa essere un’iniziativa che coinvolge anche altri quartieri che sono stati dimenticati negli ultimi decenni.

“Questo inizio – ha detto l’assessore Marinelli – ha consentito di mettere in moto una serie di altri percorsi di street art e ci permetterà di costruire un percorso turistico. L’arte urbana infatti è decisiva per la riqualificazione, ma anche per rafforzare il tessuto sociale e culturale. “Sono felice – ha detto Emanuele Emmanuele – di aver potuto replicare qui un esperimento che mi ha emozionato già nel quartiere di San Basilio, con il progetto Sanba”. Tutto nasce negli anni 60, nella lontana America: Los Angeles, Miami, New York. Lì sono nati gli street artists che non hanno niente di meno dei grandi artisti, le cui opere sono dentro musei e gallerie.