Beata Maria di Gesù Deluil-Martiny, la “Teresa d’Avila del nostro tempo”

Beata Maria di Gesù Deluil-Martiny, Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù, Marsiglia (Francia), 28/05/1841- La Servianne (Francia), 27/02/1884. Proviene da una distinta famiglia: il padre è avvocato. E’ la maggiore di un fratello e di tre sorelle.

Avvenimenti

• Riceve la Cresima da Eugenio de Mazenod, arcivescovo di Marsiglia e futuro santo.

A17 anni si confessa dal Curato d’Ars, che profetizza la sua futura consacrazione al Signore.

• Nel 1864 si iscrive all’associazione della “Guardia d’Onore del Sacro Cuore di Gesù” impegnandosi a trascorrere ogni giorno un’ora in adorazione a Gesù presente nel tabernacolo.

• Il 20 giugno del 1873 fonda in Belgio la Congregazione claustrale delle Figlie del Cuore di Gesù, dedite all’adorazione eucaristica, all’immolazione per la conversione di coloro che sono lontani da Dio e alla santificazione dei saceerdoti.

Il cardinale Dechamps, che approva le Costituzioni della sua Congregazione, nel 1876 arriva a definirla «la Teresa d’Avila del nostro tempo».

• Poiché molte giovani desiderano entrare nella sua Congregazione, fonda altri due monasteri: a Aix-en-Provence nel 1877 e a La Servianne nel 1879.

• Il vescovo Daniele Comboni è solito ricorrere al suo illuminato consiglio ogni volta che si trova in Francia.

Spiritualità

Si sente ispirata fin da giovane a chiedere al Signore la grazia di soffrire lui. Gesù Eucaristia è l’amore fondamentale e lo scopo di tutta la sua vita e di tutta a spiritualità. Ha una fede granitica, che si ancora profondamente alla parola di Dio A riparatrice, si offre vittima per la salvezza del mondo e per la santificazione dei sacerdoti.

Pensieri e insegnamenti

“Gesù, il nostro Sposo, è oltraggiato, ripariamo! È tradito. Serviamolo con una dedizione incondizionata! E lasciato solo sul Calvario, non abbandoniamolo! Gronda di sangue, è tutto piagato, agonizzante sulla croce: oh, che il nostro amor inchiodi con lui e imprima le sue divine piaghe nelle nostre anime”.

“Non vi è amore senza sofferenza, non dono totale senza sacrificio, non conformità con il divino Crocifisso, se non ci troviamo nell’agonia e nel dolore. Andiamo a morire con lui e per lui”.

“Sorelle e figlie mie, vorrei comunicarvi la passione di Gesù Cristo. Vorrei vedervi divorate da questo amore. Non però di amore fatto di opere e di verità». amore fatto di desideri e sentimenti infecondi, ma di un amore fatto di opere e verità”.

Morte

È il Mercoledì delle Ceneri quando, dopo aver partecipato alla Messa e dopo un frugale pasto, va in giardino. All’improvviso il giardiniere Louis Chave si dirige verso di lei e punta una rivoltella alla gola: spara prima due colpi, poi altri tre verso madre Elisa, che cerca con il suo corpo di difendere la fondatrice; quindi fugge. Maria di Gesù, accasciandosi suolo, mormora: «Lo perdono, lo perdono. Per l’Opera, per l’Opera»; poco dopo raggiunge il premio eterno. L’assassino muore in uno scontro con la polizia. Madre Elisa riesce a salvarsi e diventa la madre generale della Congregazione. Il corpo di Maria di Gesù riposa a Berchem, in Belgio, nel tempio del Sacro Cuore. È beatificata nel 1989.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi.