Tensioni fra polizia e antagonisti

Dopo Bologna e Torino, le tensioni politiche si spostano a Pisa dove, nel pomeriggio, ha tenuto un comizio il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Per le strade della città toscana si sono registrati momenti di particolare concitazione quando il corteo organizzato dall'area antagonista e dai centri sociali ha tentato di raggiungere il luogo dove il segretario del Carroccio stava svolgendo la sua iniziativa elettorale: circa 300 persone hanno provato a sfondare il cordone di sicurezza delle Forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa, lanciando sassi e bottiglie: un manifestante, come riferito, sarebbe stato portato in Questura per l'identificazione. Come specificato dal questore Paolo Rossi, il corteo non era stato autorizzato.

Il corteo

A Pisa, Salvini è arrivato dopo aver svolto un comizio a Livorno dove, pur essendo stata organizzata una manifestazione simile, non si sono registrati disordini ma solo cori e striscioni di dissenso. Il centro cittadino è stato presidiato da un nutrito schieramento di agenti e vigili urbani, incaricati di evitare che gli antagonisti entrassero in contatto con i sostenitori del leader della Lega Nord. Il comizio di Salvini è stato allestito all'inizio dell'area pedonale del centro storico, dove gli antagonisti hanno provato ad avvicinarsi a piedi dal lato opposto. Per tamponare l'avanzata del corteo ed evitare il contatto, le Forze dell'ordine hanno disposto una zona cuscinetto con blindati e agenti schierati: la sassaiola contro la Polizia è avvenuta all'altezza di Piazza Vittorio Emanuele.

Salvini: “Preferisco parlare dell'Italia…”

Slogan come “Pisa non si Lega” e “Siamo tutti antifascisti” hanno accompagnato tutta la manifestazione, durante la quale molti negozi delle vie del centro hanno lasciato le saracinesche abbassate per motivi di sicurezza: “Non voglio neanche dedicare un secondo per commentare l’atteggiamento di questi violenti che vogliono riportarci al passato – ha detto Matteo Salvini al termine del comizio -. Preferisco parlare dell’Italia che vorrei e del fatto che quando ci sarà il governo Salvini poliziotti e carabinieri, oggi mal pagati e mal equipaggiati, non dovranno occuparsi di questi figli di papà ma di garantire la sicurezza di imprenditori, commercianti e semplici cittadini che sono in balia di illegalità e delinquenza”.