Piazza Indipendenza, sgomberata la tendopoli eritrea: bombole contro gli agenti

Tensione alle stelle in Piazza Indipendenza, dove le Forze dell’ordine hanno effettuato, alle prime luci dell’alba, un blitz contro la tendopoli dei migranti sorta dopo lo sgombero di Palazzo Curtatone (ex sede Federconsorzi, occupato dal 2013) avvenuto sabato scorso. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno sgomberato l’insediamento nei giardini della Piazza, dove trovavano posto almeno un centinaio di persone, accampate nella zona da circa cinque giorni. Nel corso dell’operazione, la Polizia ha fatto ricorso agli idranti per disperdere la folla la quale, nel frattempo, aveva reagito all’arrivo delle unità con lancio di sassi e bottiglie, oltre che con l’apertura di bombole a gas. L’utilizzo delle pompe ha impedito l’accensione di alcuni fuochi nei giardini.

Le alternative rifiutate

Come specificato dalla Questura, l’intervento si è reso necessario “dopo il rifiuto di ieri ad accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal comune di Roma, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie”. Il riferimento è al tentativo avvenuto nella giornata di ieri di offrire soluzioni abitative alternative agli ex occupanti di Palazzo Curtatone, con la proposta a 60 di loro di alloggi nel reatino, mentre per altri 80 di sistemazioni nei centri di prima accoglienza di Roma (Torre Maura e Boccea). Offerte formulate dopo un vertice in Prefettura ma comunque bocciate dalla comunità (prevalentemente eritrea), in quanto avrebbe rappresentato una soluzione che l’avrebbe ulteriormente divisa dopo lo sgombero di sabato.

Msf: “Tredici persone ferite”

L’ong “Medici senza frontiere”, intervenuta sul luogo degli scontri, ha parlato di 13 persone ferite fra quelle radunate nella tendopoli alle quali sono state approntate cure. I volontari hanno riferito, inoltre, di una persona anziana trasportata in ospedale dopo essere stata colpita dal getto di un idrante. Il centinaio di eritrei accampati in Piazza Indipendenza si sono dispersi per le strade limitrofe alla Stazione Termini, riparando verso Via Solferino gridando “Italia vergogna”, mentre le famiglie alle quali era stato concesso di trascorrere la notte al primo piano dello stabile sono state accompagnate in Questura. Le Forze dell’ordine, nel frattempo, hanno interdetto al traffico l’area interessata. Molti degli immigrati si sono poi radunati in Piazza dei Cinquecento, in adiacenza alla Stazione centrale, tentando di bloccare il traffico ma incorrendo nuovamente nella dispersione da parte della Polizia. Molti membri della comunità eritrea sgomberata da Piazza Indipendenza, hanno riferito di atteggiamenti violentei, con persone portate via per i capelli e getti di idranti lanciati quando gran parte degli accampati era ancora addormentata.